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24. 04. 2024 20:20

Il Menù della Poesia: raccolta fondi per l’ospedale di Bergamo

Un ristoro per il cuore

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Il Menù della Poesia torna in versione online. Ideato dieci anni fa da Marco Bonadei, il progetto ha l’obiettivo di promuovere e diffondere poesia, teatro e letteratura in luoghi non convenzionalmente deputati all’offerta culturale come ristoranti e bar.

 

 

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Con la chiusura dei punti di aggregazione è stato necessario trovare un nuovo format per andare in scena nella settimana che porta a sabato 21 marzo, Giornata Mondiale della Poesia. «Avevamo in programma diversi eventi in questi giorni che ovviamente sono stati annullati – spiega l’attrice Valeria Perdonò – ma non potevamo non celebrare la giornata della poesia».

Il Menù della Poesia, l’intervista

Cosa avete ideato?
«Nel suo format originale Il Menù della Poesia si svolge nei ristoranti e permette ad ogni commensale di scegliere una poesia che verrà poi recitata al tavolo da un cameriere/attore. Non potendo accogliere il pubblico abbiamo pensato di andare noi in casa delle persone».

In che modo?
«Ogni mattina pubblichiamo sul sito e sui nostri canali social il menù delle poesie, il pubblico può così prenotare il suo componimento e tra le 18.00 e le 21.00 avviene la consegna. Si può scegliere tra un messaggio vocale o una telefonata. Nel secondo caso l’attore telefona e recita dal vivo la poesia. Sabato, in occasione della Giornata Mondiale della Poesia, faremo una maratona con consegne per tutta la giornata. Cerchiamo di offrire un ristoro del cuore alla gente in questo momento difficile».

L’iniziativa è legata ad una raccolta fondi, giusto?
«Esatto: abbiamo parallelamente attivato una raccolta per sostenere l’ospedale di Bergamo che in questo momento è tra quelli più in difficoltà in Italia. Lì la situazione di emergenza è estrema».

Pensate di portare avanti questo progetto?
«Ci auguriamo di poter proseguire anche nella prossima settimana, viviamo alla giornata. Il nostro scopo è continuare a fare ciò che abbiamo sempre fatto. Vogliamo diffondere la poesia come contenuto che possa dare sollievo all’anima e rispondere a chi qualche anno fa disse che con la cultura non si mangia».

 Fino a sabato su
ilmenudellapoesia.com

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