#Sipario! Da Kingdom a Sogno di una notte di mezza estate

Kingdom
Kingdom

Successi spagnoli
Kingdom

Nella passata stagione li abbiamo visti in scena con Birdie, uno degli spettacoli più apprezzati dell’anno, ora li ritroviamo sempre in Triennale con Kingdom, un cocktail irriverente che combina banane, King Kong, consumerismo, coreografie virili, pubblicità, punk rock, supermercati, crescita, confusione, espansione, multinazionali, scarsità di risorse, colpi di stato, bestialità, musica trap e uomini molto macho in una festa senza fine. Stiamo parlando della pluripremiata compagnia Agrupación Señor Serrano, fondata a Barcellona nel 2006. Ogni spettacolo propone un nuovo micro-universo, che fa da sfondo a un messaggio anticonformista. In Kingdom, la multimedialità e l’originalità del lavoro raggiungono livelli inediti. Il Leone d’Argento alla Biennale di Venezia del 2015 e il Premio della città di Barcellona nel 2016 sono solo due degli importanti riconoscimenti per questa compagnia che sembra essere capace di stupire il pubblico in ogni suo lavoro. Lo spettacolo va in scena in spagnolo sovratitolato in italiano.

Da mercoledì a venerdì

Triennale Teatro dell’Arte

Viale Emilio Alemagna 14, Milano

Biglietti: da 17,60 euro su vivaticket.it

 

Shakespeare in chiave punk
Sogno di una notte di mezza estate

Torna in scena uno degli spettacoli più discussi della passata stagione, in grado di spaccare a metà pubblico e critica. Il regista Filippo Renda offre ora la possibilità alle due fazioni di ingrandirsi riproponendo la sua versione del grande classico di William Shakespeare. Sogno di una notte di mezza estate assume qui i connotati punk sia nei costumi sia nella scenografia, entrambi di Eleonora Rossi, lasciando comunque quasi inalterato l’impianto drammaturgico. La compagnia Idiot Savant ci porta nella Londra degli anni ‘70 dove divampa la voglia di ribellione dei figli nei confronti dei padri e il desiderio di una libertà sessuale tenuta a freno fino a quel momento. A chi chiede perché portare in scena un classico shakespeariano Renda risponde: «Il motivo reale è tutto contenuto nella recita finale del V atto, nel ricordare alla nostra categoria che siamo un ‘gruppo di sfigati’ e siamo fortunati di esserlo e di esserci costruiti un nostro mondo in cui essere protetti. Il teatro è la nostra salvezza e quella recita finale è il voler tornare a un teatro che salva».

Da martedì a domenica

Teatro Fontana

Via Boltraffio 21, Milano

Biglietti: da 15 euro su teatrofontana.it

 

Il superamento della parola
Beauty Dark Queen

Il sottotitolo Lo strano caso di Elena di Troia mette subito in chiaro il tema che intende trattare il drammaturgo e regista Stefano Napoli. Un’opera visionaria, con forti legami all’arte figurativa, in cui il corpo dice molto più della parola. Gli attori della compagnia Colori Proibiti si esprimono in quadri plastici di forte emozione su una partitura musicale che è vero e proprio pensiero inespresso. La storia del rapimento di Elena da parte di Paride è ovviamente nota e riesce a condensare in sé commedia e tragedia, il tradimento sotto gli occhi del marito e il dramma del desiderio di vendetta. In Beauty Dark Queen, Elena non è fonte di sciagura ma una donna tra uomini, nell’eterno gioco dell’amore, dei fraintendimenti, del caso. La voce diventa davvero superflua, Stefano Napoli sa incantare il pubblico costruendo un magico mix di musica, luci, ombre, movimenti e sguardi.

Da martedì a domenica

Teatro Franco Parenti

Via Pier Lombardo 14, Milano

Biglietti: 15 euro su teatrofrancoparenti.it

 

Camus visto da Francesca Garolla
Lo straniero – un funerale

A Teatro i proseguono le repliche de Lo straniero – un funerale, drammaturgia di Francesca Garolla liberamente ispirata al testo di Albert Camus. Diretto da Renzo Martinelli, lo spettacolo vede al centro della scena Woody Neri, attore sensibile nel dare voce a un personaggio sfaccettato e complesso, un uomo che racconta una storia attraversando le pagine del romanzo quasi fossero pagine della sua stessa vita. Un uomo che ci narra, dal suo punto di vista, ironico, tagliente ma al contempo drammatico, la storia di Meursault, questo assassino apparentemente senza sentimenti che Camus ci ha fatto conoscere nel suo libro. Un monologo che si rivolge direttamente allo spettatore puntando a raggiungere la sua anima attraverso domande e invettive quasi trasformate in lamenti. Lo scopo è quello di trovare una risposta alla banalità e alla brutalità che l’essere umano è in grado di toccare.

Fino al 29 maggio

Teatro i

Via Gaudenzio Ferrari 11, Milano

Biglietti: da 11 euro su vivaticket.it

www.mitomorrow.it