8.2 C
Milano
25. 04. 2024 10:56

Alex Polidori lancia il progetto Mare di plastica: «Con TikTok salviamo il pianeta»

Mare di plastica, un inno al rispetto dell'ecosistema con la firma di Alex Polidori. Tra i suoi doppiaggi più noti, quello di Timothèe Chalamet in Chiamami col tuo nome, che gli ha consentito di vincere il premio di categoria al Festival nazionale del Doppiaggio nel 2019

Più letti

È in uscita oggi su Spotify e in tutti i digital store il nuovo progetto discografico Mare di plastica che vede la firma di Alex Polidori, celebre doppiatore italiano in veste, in questo caso, di cantautore vicino alle politiche di sensibilizzazione in materia di salvaguardia dell’ambiente.

 

Alex Polidori lancia il progetto Mare di plastica

mare di plastica
mare di plastica

Alex, com’è nato Mare di plastica?
«Grazie ad un servizio televisivo andato in onda qualche mese fa, in cui si affrontava il problema della plastica in mare. Mi ha toccato e colpito moltissimo. Basta andare su internet e cercare immagini inerenti alla tematica per pensare che una di quelle bottiglie di plastica finite in acqua, potrebbe essere quella che hai gettato a terra senza pensare, o che hai buttato nel cassonetto sbagliato».

Le tre parole di oggi? Scoprile in newsletter!

E poi?
«Tutto questo mi ha ispirato tanto da avvicinarmi ancora di più al tema durante la quarantena, periodo in cui ho partecipato anche a dirette Instagram con alcuni esponenti del movimento Fridays For Future. Credo fermamente che la musica sia uno dei mezzi di comunicazione più potenti e adatti a veicolare messaggi così importanti: non esiste rimandare, non esiste “poi”, bisogna cambiare il presente per cambiare il futuro».

Hai sfruttato TikTok per lanciare Mare di plastica. Credi sia la nuova frontiera dell’informazione per i più giovani?
«Assolutamente. I social sono parte integrante della quotidianità dei giovani, che sono influenzati nel bene e nel male dal web. Sensibilizzare i giovanissimi, pubblico prevalente su TikTok, su questo tema è un grande investimento per il futuro, perché gli adulti di domani saranno molto più informarti sul tema e per questo sapranno insegnare meglio ai propri figli».

Tom Holland e Timothèe Chalamet: con chi dei due hai avuto maggior feeling al doppiaggio?
«Sono diversi, ma con alcuni punti di contatto. Tom è più dinamico ed estroverso, Timothèe sempre elegante e introspettivo. Spero di continuare a doppiarli in tanti altri film».

Altri desideri nel cassetto?
«Mi piacerebbe doppiare un attore come Will Smith, con il suo mix di azione e comicità. Chissà se nascerà mai un attore paragonabile a lui».

Che cosa significa per te Milano?
«È una città che adoro. Ho avuto modo di girarla un po’ di più recentemente e posso dire, da romano, che il caos che può esserci a Milano per me non è vero caos. Funziona tutto molto meglio. Ed è più compatta»

In breve

FantaMunicipio #27: quanto ci fa bene l’associazionismo cittadino

Pranzi, musica, poesia, arte, intrattenimento, questionari, flash mob e murales: tutto all'insegna dell'associazionismo cittadino e delle comunità che popolano...