Nella mia cucina: sarà tutto un altro Cracco

nella mia cucina

Una formula fresca, un brand iconico, una conduttrice promettente e poi lui, Carlo Cracco, al ritorno nelle cucine della tv: questa volta su Raidue, dal 16 settembre alle 19.40 (in replica il giorno dopo alle 16.50 e il sabato alle 14.00 con un’ora di “best of” settimanale) con Nella mia cucina – Una ricetta con Cracco. «Diciamo che è un bel ritorno, in un modo diverso e molto più leggero e divertente», esordisce lo chef evocando velatamente (ma non troppo) i rigidi fasti di Masterchef.

 

Ma come funziona il nuovo programma sul 2? In ciascuna delle venti puntate, Cracco accoglierà uno sfidante accompagnato da amici o parenti nella sua cucina che sarà il palcoscenico della gara. Lo chef e il partecipante inizieranno a sfidarsi dandosi le spalle – così da non potere vedere l’operato l’uno dell’altro – per poi arrivare al “faccia a faccia” finale. Avranno a disposizione stessi strumenti e ingredienti. L’ospite dovrà realizzare delle ricette gourmet mentre i suoi accompagnatori vedranno lo svolgersi della gara dietro le quinte in compagnia di Camihawke.

Product placement. «Grazie a Carlo ho imparato come si apre una granseola – scherza la giovane web creator Camilla Boniardi, alias Camihawke –, ma ho capito che lo lascerò fare a qualcun altro. Il mio rapporto con la cucina è molto particolare: cucino cinque cose e sono le uniche che mangio. Il resto per me è una grande nube nera inodore e insapore. Ho appena preso la Scavolini di Cracco: spero possa aiutarmi».

Brand determinante nella logica del programma, secondo una rinnovata modalità di product placement che assorbe la totalità del contenitore televisivo: colori, caratteri, stile e cucine, tutto richiama o è direttamente firmato da Scavolini. «Abbiamo cominciato a lavorare al progetto circa un anno fa – spiega Fabiana Scavolini, ad dell’azienda pesarese –. Crediamo nella comunicazione: già nel 1975 mio padre e mio zio, i fondatori, si sono resi conto che per poter emergere bisognava fare qualcosa di particolare. Lavoriamo con Cracco dal 2016, con lui il nostro rapporto si è evoluto e abbiamo realizzato qualcosa che è piaciuto subito a tutti».

Scanzonato. «Ci tengo a ringraziare Fabiana – aggiunge Cracco –, che come il papà non molla nemmeno un millimetro. Ti stimola, per cui è stata una bella esperienza anche per me. Alla fine andare in televisione, soprattutto per chi come me non ama andarci, è sempre un di più. È stata una cosa molto tranquilla e serena: questo ha aiutato molto. Speriamo di essere d’aiuto, non vogliamo essere pesanti come la farina».

Intanto, se è vero che lo chef la tv la fa ed è tornato a farla ma fa sempre intendere che può viverne benissimo senza, non bisogna sottovalutare il nuovo Cracco, meno arcigno e decisamente più scanzonato anche nell’ipotizzare il suo futuro catodico: «Prossimi progetti? Pensavo di fare Sanremo, però mi dicono sia troppo presto». L’azienda è già quella giusta, serve solo cambiare canale.


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