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19. 04. 2024 06:12

Rock Down, una reading-perfomance da primato: «Due anni in 72 ore»

Oltre 300 iscritti: si punta al Guinness world record con le pagine di Michele Molina

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Parte oggi, a mezzanotte, Rock Down – Altri cento di questi giorni, reading-evento che si terrà per settantadue ore di fila fino a venerdì 15 aprile: l’evento avrà come protagonista il libro Michele Monina, Rock Down – Cento di questi giorni (edito da Underground Edizioni), le cui pagine vedranno tutti accomunarsi nel ricordo di quanto accaduto a causa della pandemia negli ultimi due anni, e guardare, finalmente, avanti.

Rock down, uno spettacolo in due location

passeggiate serali

Le due location scelte dell’evento di lettura condivisa sono la Sala Bausch del Teatro Elfo Puccini e gli IBM Studios Milano di Piazza Gae Aulenti, la prima aperta al pubblico (70 posti disponibili), la seconda visibile in streaming. Slow Music è organizzatrice e produttrice della performance insieme al supporto di IBM Italia che metterà, infatti, a disposizione gli uffici milanesi.

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«L’idea nasce – spiega a Mi-Tomorrow Stefano Bonagura di Slow Music – come riflessione sull’affresco che ha reso la città di Milano culla di sofferenza e resistenza nei giorni di pandemia: la speranza, oggi, è quella di mettere un punto definitivo a questo periodo. Per questo Rock Down ha tutti i caratteri dell’impresa».

L’evento diventerà uno speciale televisivo e un podcast a puntate, e la sua registrazione integrale verrà sottoposta a verifica di certificazione di Guinness World Records, come record di lettura consecutiva di un unico libro. Due le tipologie di partecipazione, da lettore o come pubblico – 300 sono già i lettori registrati sulla piattaforma Calendly – negli slot disponibili: su mailticket.it sono disponibili gli ultimi posti come pubblico, mentre sulla piattaforma Twitch e sul canale YouTube si potrà assistere alla diretta streaming.

Diario di ieri ed oggi. «Nelle 5550 pagine di Rock Down – Altri cento di questi giorni racconto, in un diario, tutto quello che ho vissuto dal 24 febbraio 2020 ad oggi – spiega l’autore Michele Molina – tra Città Studi e Lambrate, scenario dei miei giorni di lockdown e di una Milano le cui cicatrici erano visibili già nelle vetrine chiuse dei negozi, non più riaperti in alcuni casi. Questo periodo ha generato una fotografia sociale che ha cambiato il concetto di normalità: dare voce, oggi, a tante persone permette di farlo diventare il diario di tutti. Il libro, per scelta, è stato stampato in un’unica copia, l’unico modo per farlo proprio è venire a leggerlo o ascoltarlo».

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