Risate da Oscar a teatro, c’è Stefano Chiodaroli

stefano chiodaroli
stefano chiodaroli

Sarà Stefano Chiodaroli ad aprire la seconda edizione di Risate da Oscar, rassegna interamente dedicata al mondo del cabaret e della comicità organizzata da KarmArtistico.

 

L’attore lombardo porterà in scena Breaking Bread, un titolo che unisce la serie tv cult e il pane simbolo del suo personaggio più famoso: «Spesso mi dicono che assomiglio Walter White, protagonista del telefilm – racconta Chiodaroli a Mi-Tomorrow –, l’allitterazione delle due parole poi mi è sembrata molto invitante come titolo».

Occasione per rivedere i suoi personaggi più famosi, ma anche per conoscere aneddoti della sua vita?
«La mia comicità è fatta di paradossi con ogni avvenimento esasperato. Nello spettacolo ci sarà un monologo in cui faccio riferimento a fatti realmente accaduti nella mia vita, come il ritiro della patente, che diventano il pretesto per fare mille giochi e divertire il pubblico».

Come nascono i suoi personaggi?
«Sono nati tutti nei modi più strani e impensabili. Il panettiere nasce nella mia esperienza da magazziniere nel mondo degli alimentari, il mago Abatjour dal lavoro di clownerie».

In che modo è cambiato il cabaret milanese?
«È cambiato in modo radicale, ma non dico se in meglio o in peggio. Quando ho iniziato io chi voleva fare cabaret era alla ricerca di un lavoro diverso dal comune e disposto a una vita avventurosa, priva di certezze, in giro per locali. Con l’avvento di Zelig e Colorado abbiamo portato una ricchezza emotiva e di repertorio grazie a venti anni di esperienza sulle spalle. Ora i comici non hanno spettacoli da un’ora o un’ora e mezza ma giochi di pochi minuti e arrivano in tv troppo velocemente senza la giusta gavetta».

In questa stagione la vedremo anche in un noir, cosa può anticiparci?
«Hamburger è una storia nera che ho ambientato a Milano, scritta con Gloria Anselmi e Lucia Rossetti. Per via nel mio lavoro la notte milanese è nella mia pelle, così è nata la storia di un uomo che fa panini e hamburger su un camion e una volta finito di lavorare si aggira nella notte facendo giustizia a modo suo. Un racconto nerissimo dove non c’è nessun richiamo al fatto che io sia un comico o che Gloria Anselmi sia una modella. Saremo a Busto Arsizio ad aprile, ma spero di riuscire a portarlo prima a Milano. Lo ritengo un lavoro affascinante e spero possa diventare presto anche un film o un prodotto televisivo».

Domani alle 21.00
Teatro Oscar
Via Lattanzio 58, Milano
Biglietti: 12 euro su prevenditekarmartistico.ecwid.com


www.mitomorrow.it