Thegiornalisti e il loro Maradona y Pelé: «Al galoppo e non ci fermiamo»

Thegiornalisti
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«Questa canzone è maturata in varie fasi, un po’ come Completamente. Mi mancava sempre qualcosa, così ho usato queste quattro figure: Robert De Niro, l’attore della nostra vita; Sandokan, la tigre di Mompracem; poi, per chiuderla in bellezza, le due icone del calcio che ho definito il diavolo e l’acqua santa». Semplice e lineare. Come sempre. Come nello stile di Tommaso Paradiso e dei Thegiornalisti, che hanno festeggiato la nuova liaison con Universal pubblicando il singolo estivo Maradona y Pelé.

Chi è più forte, quindi?
«Pare che non ci sia paragone tra i due, che Maradona fosse molto più forte. Però insomma, sti cavoli, non siamo mica qui a giudicarli. È un passo avanti per i Thegiornalisti, sicuramente farà l’effetto Riccione: inizialmente la prenderanno per una stupidata e poi la balleranno tutti».

Tommaso, come nasce una vostra canzone?
«La miccia un po’ magica è proprio il legame tra i miei riferimenti un po’ più retrò rispetto a quelli di chi ascolta. Penso che abbiamo un pubblico abbastanza colto, che si vuole divertire, ma che vuole anche impegnarsi: può vedersi il cinepanettone o qualche film tedesco con i sottotitoli in cecoslovacco. Funziona sempre molto bene quest’operazione di contaminare le generazioni. E parlo di operazione, ma è tutto assolutamente naturale».

Cosa cambia con Universal?
«La casa discografica, per quanto mi riguarda, non cambia il mio modo di scrivere. Questa canzone non è un antipasto di quello che andremo a fare nel futuro. La canzone estiva ti dà l’opportunità di sgravare, slegare da ogni cosa. Ho l’opportunità di fare ritmi che non sono propriamente nostri. Sicuramente qualcosa doveva cambiare, perché tutto cambia, le persone non sono immortali e tantomeno lo sono gli artisti».

È tre anni che non vi fermate: pensate a tutto quello che avete fatto?
«Non abbiamo per niente razionalizzato questi tre anni, personalmente non ho avuto un momento in cui mi sia seduto per tirare il bilancio, vivo tutti i giorni come se non andassi mai a dormire, che poi è molto vicino alla realtà. Sono un po’ frastornato, mi aiutano molto le storie su Instagram che mi fanno rivedere poi quello che ho fatto… Sono ancora al galoppo e il cavallo non si è fermato, mi piacerebbe un giorno ricordare tutto. Ma temo non accadrà. Mi ricordo tutto dal primo giorno di asilo al 2011, poi stop…».

Altri progetti in cantiere?
«Quest’anno, intanto, sarà un po’ diverso: farò un film da regista, ma è molto legato al tema musicale, scriverò canzoni appositamente. La musica la farò sempre».

mitomorrow.it