La nostra #Milanochelegge vi consiglia “Tralummescuro. Ballata per un paese al tramonto” e finisce con “Consumazioni al tavolo / Sentiamoci qualche volte”, passando per “Ettore & Fernanda. Un’avventura braidense” e “The Passenger”.
Francesco Guccini, Tralummescuro. Ballata per un paese al tramonto, Giunti (288 pagine, 19 euro)
Francesco Guccini ha smesso di cantare, ma fortunatamente la sua voce e l’autorevolezza delle sue idee è ancora presente tra noi, sempre con la particolarità di rendere universale anche il particolare. Il “tralummescuro” è un crepuscolo, quel momento del giorno in cui la luce del sole è ancora sulla linea dell’orizzonte, mentre le tenebre avanzano: è in questo attimo, silenzioso, che Guccini ambienta il racconto delle radici che lo legano a Pàvana, borgo sull’Appennino Tosco-emiliano nel quale il cantautore vive da diversi anni, a lungo cantato e desiderato, ora vissuto nel suo spopolamento.
Paolo Bacilieri, Ettore & Fernanda. Un’avventura braidense, Coconino Press (72 pagine, 19 euro)
Le personalità che hanno reso grande Milano sono tante e spesso anche perfettamente sconosciute: a quanti i nomi di Ettore Modigliani e Fernanda Wittgens dicono qualcosa? Eppure sono stati importantissimi: entrambi direttori della Pinacoteca di Brera a cavallo tra le due Guerre e nel difficilissimo momento della ricostruzione. Fortunatamente, a raccontarli ci ha pensato il fumettista Paolo Bacilieri con questo bel volume, realizzato in collaborazione con la Pinacoteca.
AA.VV. The Passenger. Berlino, Iperborea (192 pagine, 19,50 euro)
In occasione dei 30 anni dalla caduta del muro di Berlino questo nuovo numero della rivista The Passenger non poteva che essere dedicata alla capitale tedesca. Dopo la trasformazione che, agli inizi degli anni 2000, l’ha resa il “place to be“, la città ha cominciato ad accusare il colpo di ciò che qui viene definita la maturità: il caro affitti, la speculazione immobiliare costantemente affamata di spazi, che ha già ingurgitato i moltissimi vuoti e in disuso e che oggi si appropria di quello che resta mano a mano erodendo i vecchi volti dei quartieri.
Gilberto Severini, Consumazioni al tavolo / Sentiamoci qualche volta, Fandango Playgroung (157 pagine, 15 euro)
La collana Playground propone sempre libri interessanti, che siano di narrativa oppure saggistica. Nel caso di questo titolo siamo davanti al recupero di uno scrittore un po’ passato in secondo piano: Gilberto Severini è una sorta di Tondelli del marchigiano, e d’altronde fu proprio Tondelli a scoprirlo definendolo «lo scrittore più sottovalutato d’Italia». Alcuni dei temi sono quelli cari allo scrittore emiliano, come la vita di provincia, le amicizie perse e rimpiante, l’ambiguità che contraddistingue chi si è allontanato sempre di più dall’immagine di se stesso che aveva in mente.