20092 codice di appartenenza di Vegas Jones, da Cinisello a La bella musica – Video

Vegas Jones, pseudonimo di Matteo Privitera, presenta sabato al Mondadori Megastore di piazza (dalle 14.30) il nuovo album La bella musica, con tredici brani inediti in grado di segnare un nuovo percorso per la carriera del giovane artista di Cinisello Balsamo.

 

Hai tatuato sulla pelle una cifra non a caso, 20092.
«È il CAP di Cinisello Balsamo, città in cui sono nato e cresciuto. E dove ancora oggi vivo».

Perché hai deciso di portarlo sulla cover dell’album?
«È il mio codice di appartenenza. Ci tenevo a far sapere che dalla periferia può venire fuori qualcosa di bello».

Centro e periferia sono ancora distanti oggi?
«Vedo ancora tanta diversità, ma è normale dopotutto. Il centro è veloce, tutto soldi e business. Noi in periferia viviamo alle porte di una città che è letteralmente esplosa negli ultimi dieci anni».

Dopo la tua parentesi romana, sei tornato a Milano. Come mai?
«Stando a Roma avevo perso il contatto con la mia realtà, la stessa che mi permetteva di scrivere molto. È pericoloso nel mio lavoro perdere il tatto con la quotidianità. Rischi di raccontare cose che non esistono più».

Hai deciso di estromettere la politica dai tuoi brani. Perché?
«I ragazzini ascoltano noi, non i politici. Se negli anni Sessanta un diciottenne poteva trovare stimoli in un politico, oggi lo trova in noi. Questo, però, non vuol dire sostituirsi alla politica, ma sottolineare il fatto che c’è qualcuno che potrebbe fare meglio il proprio lavoro».

Ovvero?
«Non c’è più pensiero politico. Ci sono solo personaggi. Io parlo con la musica e sono contento di essere ascoltato per questo».


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