Venere nemica, Drusilla Foer debutta al Leonardo

Venere ha lasciato l’Olimpo e ora vive a Parigi in mezzo agli esseri umani. A dirlo è Drusilla Foer, autrice e protagonista di Venere nemica in scena al Teatro Leonardo da domani a domenica.

 

Venere nemica, il conflitto secolare fra uomini e dei

Un testo ispirato alla favola di Apuleio, Amore e Psiche, riletta in modo divertente, commovente, a tratti tragico, che tocca temi antichi e attuali, come la competizione suocera/nuora, la bellezza che sfiorisce, la possessività materna, il conflitto secolare fra uomini e dei.

Partiamo dal titolo, con due parole così in antitesi.
«Nel titolo c’è già un po’ il cuore dello spettacolo. Mi piaceva sottolineare il contrasto tra l’idea che abbiamo di Venere come donna bella, nuda e coperta di favolosi capelli e l’immagine di una signora ostile, ringhiosa e un po’ guerriera. Immaginatevi dunque una divinità che si trova sulla Terra, dove una mortale soprannominata la “Venere terrestre” diventa l’amante del figlio. Una storia che scatena libri e libri di Freud sulla competizione, sulla visione di sé, sulla visione della vita, dell’amore, del desiderio e della sessualità».

Che ruolo ha la favola di Apuleio?
«Viene accennato in una piccola parte dello spettacolo in cui la mia cameriera, interpretata da Elena Talenti, viene posseduta dalla voce del fato e cita in modo molto complesso la favola. Apuleio ha scritto la trama, ma il testo non viene utilizzato e il linguaggio è contemporaneo».

Cosa possiamo anticipare di ciò che accadrà sul palco?
«Sarò arrabbiata, molto arrabbiata».

Quali sono i brani?
«Ho trovato dei pezzi che sono risultati perfetti per essere inseriti in Venere nemica. Canterò Nature boy e chiuderò con una struggente I am what I am. Come apertura ho, invece, pensato a Parigi ricordando quando negli anni ‘70 vidi nella capitale francese l’ultimo concerto di Josephine Baker».

Per la prima volta ha lavorato con un regista, com’è andata?
«È andata bene, mi piace avere a che fare con qualcuno che scalza la mia diffidenza a delegare ruoli ad altri. È un bene quando qualcuno mi dice ciò che non funziona al meglio. Dimitri Milopulos mi ha mostrato degli aspetti di un testo scritto da me che non sapevo di aver messo».

Qual è il suo rapporto con Milano?
«Io e Milano ci temiamo a vicenda. Io temo l’efficientismo di Milano e forse Milano teme la mia pigrizia. Drusilla e Milano si rispettano moltissimo, vanno cordialmente d’accordo ma sono un po’ diffidenti».

Venere nemica

Da domani a domenica

Teatro Leonardo

Via Ampère 1, Milano

Biglietti: da 24 euro su mtmteatro.it