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25. 04. 2024 13:04

Zapping Cinema, dagli scenari apocalittici ai diritti civili

Le migliori uscite cinematografiche selezionate da Mi-Tomorrow

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OUTSIDE THE WIRE

Un pilota di droni ha una missione insidiosa: recuperare uno strumento apocalittico

Il Falcon dei supereroi Marvel e Franklin Saint di Snowfall per un film di fantascienza pensato e realizzato quasi esclusivamente per gli amanti del genere: oggi Outside the Wire arriva su Netflix e sarà sicuramente una delle pellicole più viste del prossimo periodo. Il regista svedese Mikael Håfström (Evil – Il ribelle, 1408 e Il rito) abbandona l’horror e si mette alla prova con l’immaginario e con l’ucronia, portando a casa un risultato discreto ma non entusiasmante.

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Ambientato nel 2036, Outside the Wire racconta la storia di Harp (Damson Idris), un pilota di droni che viene inviato in una zona militarizzata estremamente pericolosa: qui si trova a lavorare per l’ufficiale androide Leo (Anthony Mackie), con il compito di recuperare uno strumento apocalittico prima che i ribelli ne prendano possesso. Prodotto dallo studio che ha realizzato The Old Guard ed Extraction, vede tra il cast anche Emily Beecham, Micheal Kelly e Pilou Asbaek.

Le scene d’azione rappresentano certamente la parte più interessante del film, considerando l’utilizzo non eccessivo di effetti speciali. Ottime le prove dei due protagonisti, mentre la regia di Håfström non resterà negli annali. Una pellicola godibile, certo, ma non indimenticabile. Come anticipato, piacerà molto ai patiti del fantascientifico.

  • Data: 15 gennaio
  • Paese di origine: Usa
  • Durata: 115 minuti
  • Regia: Mikael Hafstrom
  • Genere: fantascienza
  • Voto: 6
  • Piattaforma: Netflix

STOP THE POUNDING HEART

Una storia d’amore in una comunità rurale: tradizione e religione

David di Donatello 2014 per la sezione miglior documentario di lungometraggio e premio speciale della giuria al Torino Film Festival 2013, Stop the Pounding Heart di Roberto Minervini è finalmente arrivato su IWONDERFULL: vietato lasciarselo scappare. Girato in Texas, dove il regista vive tuttora, il film racconta la storia di Sara e Colby, due giovani alla scoperta dell’amore. Lei vive insieme ai genitori, allevatori di capre, venendo educata secondo i rigidi precetti della Bibbia.

La sua vita viene sconvolta dall’incontro con Colby, allevatore di tori e cowboy da rodeo. Stop the Pounding Heart narra la nascita e la crescita di un sentimento in una comunità rurale che poggia le sue basi su tradizione e religione. Un racconto potente e poetico, che ha permesso a Minervini di farsi conoscere in tutto il mondo, fino a diventare uno dei migliori registi del nostro Paese (il suo ultimo lavoro, What You Gonna Do When the World’s on Fire?, è un capolavoro).

La macchina da presa segue i due giovani senza mai giudicare: non ci troviamo di fronte ad un mero esercizio di stile, ma davanti ad una esplorazione sincera dell’adolescenza, della famiglia e dei valori sociali. Nulla di artificiale, niente di preparato: 54 giorni di riprese per un documentario eccezionale.

  • Data: 14 gennaio
  • Paese di origine: Usa
  • Durata: 98 minuti
  • Regia: Roberto Minervini
  • Genere: documentario
  • Voto: 8
  • Piattaforma: IWONDERFULL

ONE NIGHT IN MIAMI

Una lettera d’amore fra diritti civili e rivoluzione culturale

Adattamento cinematografico dell’omonima pièce teatrale del 2013 scritta da Kemp Powers, One night in Miami segna l’interessantissimo esordio di Regina King dietro la macchina da presa. Il film è stato presentato in anteprima fuori concorso alla 77ª Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia ed è una vera e propria lettera d’amore dedicata all’esperienza vissuta dagli uomini di colore in America.

All’indomani della sconfitta inferta da Cassius Clay (Eli Goree) nei confronti di Sonny Liston (Aaron D. Alexander) nel 1964, il giovane boxeur si incontra con gli amici Malcolm X (Kingsley Ben-Adir), Sam Cooke (Leslie Odom Jr) e Jim Brown (Aldis Hodge) per decidere le sorti future della sua vita e, possibilmente, quelle della storia dei diritti civili. Un racconto di finzione sul passato che non può che avere riflessi sul presente, considerando il peso dei quattro protagonisti nel movimento per i diritti civili e nella rivoluzione culturale degli anni Sessanta: One night in Miami certifica la necessità di un cambiamento che non può che avvenire ora, negli anni delle morti di George Floyd e Breonna Taylor. Un’opera prima militante e sicuramente coraggiosa: Regina King merita grande considerazione.

  • Data: 15 gennaio
  • Paese di origine: Usa
  • Durata: 110 minuti
  • Regia: Regina King
  • Genere: drammatico
  • Voto: 7
  • Piattaforma: Amazon Prime Video

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