All’Istituto Zaccaria, dove “mens sana in corpore sano”

Istituto Zaccaria
Istituto Zaccaria

C’è una scuola a Milano, l’Istituto Zaccaria, dove lo sport è considerato una disciplina di prim’ordine, un po’ come accade nei college americani che sono la fucina di tanti campioni. La struttura gestita dai padri Barnabiti. Il rettore, padre Ambrogio Valzasina, spiega a Mi-Tomorrow come l’istruzione si può conciliare con un’intensa pratica sportiva.

Partiamo dall’origine: quando nacque l’istituto?

«Nel 1608 come scuola degli Arcimboldi, si trovava in piazza Missori mentre l’attuale Zaccaria venne fondato nel 1887: i padri Barnabiti furono indotti dalla situazione del tempo a creare una scuola aperta ai laici, in particolare alle classi medie, popolari».

E’ un’impostazione che avete mantenuto?

«Sì, non siamo mai stati una scuola esclusiva, gli studenti iscritti oggi sono di varia estrazione, abbiamo il figlio del manager e quello del portinaio».

Ci sono differenze anche dal punto di vista culturale e religioso?

«Abbiamo famiglie musulmane, ebree, non credenti che hanno accettato la nostra proposta: noi siamo pronti ad accompagnare le persone, siamo un ordine molto aperto che rispetta tutti».

Tra studenti diversi si crea l’amalgama?

«Non c’è nessun problema tra studenti, noi tra l’altro abbiamo il vantaggio di essere una scuola relativamente piccola, ci sono 600 alunni: ci conosciamo tutti, è possibile sperimentare la vita comunitaria».

In città ci sono ottime scuole cattoliche, perché iscriversi allo Zaccaria?

«Bella domanda, direi che ci sono diverse ragioni: in primo luogo i genitori che hanno frequentato la scuola, hanno apprezzato il percorso e poi mandano iscrivono qui i loro figli, altri ci scelgono perché sanno che questa è una scuola seria, impegnativa. Abbiamo poi una nostra peculiarità».

Quale?

«I Barnabiti sono liberali e affabili, allo Zaccaria ci si sente come a casa».

Siete esigenti con lo studio?

«Lo siamo nella misura in cui sappiamo che per imparare ci vuole fatica, dedizione, costanza. Deve però essere chiaro che i nostri studenti non sono macchine da studio, devono avere la possibilità di coltivare le loro passioni».

C’è qualcuno che non ce la fa?

«C’è chi fa più fatica di altri ma tiene duro, nessuno ha mai abbandonato la scuola. Il nostro obiettivo è di affiancarci alla famiglia, aiutarla a crescere i loro i loro figli, diciamo che siamo un secondo pilastro».

Le rette possono essere un ostacolo?

«No, sono accessibili, chi non ha la disponibilità economica può fare frequentare lo stesso i propri figli: si fa un piano personalizzato».

I genitori partecipano alla vita della scuola?

«C’è un forte coinvolgimento: partecipano alla vita istituzionale e alle attività di volontariato e culturali che promoviamo».

Parliamo dei programmi: conservate sempre un’impostazione umanistica?

«Premesso che si insegnano con cura la musica, le lingue e le materie scientifiche, siamo in linea con la tradizione umanistica dei padri: curiamo molto le lingue antiche, alla media si studia il latino».

Avete una grande attenzione anche per lo sport?

«Per noi vale il motto mens sana in corpore sano: siamo una della scuole che ha aderito al progetto del Ministero dell’Istruzione per permettere a chi fa sport ad alto livello di frequentare una scuola di pari livello».

Ci sono campioncini nella scuola?

«Da poco si è diplomato un ragazzo che giocava nelle giovanili del Milan e ora milita in una squadra di serie A, abbiamo un nazionale di ping pong, uno di sci. Abbiamo anche uno studente che fa danza classica ad alti livelli e uno, già diplomato, che adesso pratica il golf presso l’università americana alla quale è iscritto».

Come si fa a conciliare lo sport con lo studio?

«Abbiamo i tutor che li seguono, li aiutano».

Tutti gli studenti sono amanti dello sport?

«Quasi tutti, abbiamo la società sportiva San Barnaba, alla quale partecipano anche gli esterni alla scuola, dove si fa sport a volte fino alle 23.00. Da noi è una cosa importante perché sviluppa la disciplina del corpo».

C’è il rischio di favorire la competizione?

«No, perché insegniamo a lavorare in gruppo, a coltivare lo spirito di squadra».

All’interno una preziosa biblioteca
Settantamila volumi a disposizione

L’Istituto Zaccaria è una scuola paritaria gestita da oltre quattro secoli dalla Congregazione dei Chierici Regolari di San Paolo, meglio noti come Padri Barnabiti il cui ordine venne fondato da san Antonio Maria Zaccaria nel 1530. La scuola si trova in via della Commenda 5, comprende la Primaria, la Secondaria di primo grado, il Liceo Classico, il Liceo Scientifico e il Liceo Linguistico, aperti a ragazzi e ragazze. Al suo interno vanta una ricca e preziosa biblioteca di oltre 70.000 volumi, una tra le principali private di Milano, sempre a disposizione di docenti e alunni. E’ dotato di numerose strutture sportive, tra cui una palestra seminterrata e diversi campi all’aperto per calcio, basket e pallavolo. Altre attività molto curate sono la musica e il teatro. Per info istitutozaccaria.it.