Milan-Frosinone: tutto o niente

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Tre mesi fa il Milan ha vinto a Bergamo. Tre mesi dopo il Milan è appeso alla Champions League grazie a quel 3-1. Allora i rossoneri erano a +4, ora sono a -3 ma in caso di arrivo a pari punti avrebbero il fondamentale vantaggio degli scontri diretti a proprio favore (pesando anche il 2-2 dell’andata).

Il destino del Diavolo è legato soprattutto ai risultati della Dea, serve un loro ko nei prossimi 180′: se battere il Frosinone già retrocesso a San Siro sarà obbligatorio – domenica alle 18.00 -, la vera differenza la farà la Juve.

Sembra facile: gli otto volte campioni d’Italia che in casa regolano un avversario forte e affamato ma pur sempre molto inferiore. Sbagliato. Perché l’Atalanta andrà a Torino nel momento migliore: quando la Juve non ha più obiettivi.

Dipenderà dalla squadra di Allegri, se si limiterà a festeggiare lo scudetto al fischio finale senza preoccuparsi granché della prestazione in campo (come a Roma). Dipenderà da Cristiano Ronaldo e dalla sua voglia di provare a raggiungere la vetta della classifica capocannonieri della Serie A 2018/19. A due giornate dalla fine, la netta sensazione è che la lotta per il quarto posto si deciderà in questo weekend.

Gattuso si affiderà nuovamente al 4-3-3, senza sorprese: Bakayoko e Borini viaggiano verso la conferma, Conti e Zapata sperano in una maglia da titolare al posto di Abate e Musacchio. Questa la probabile formazione: Donnarumma; Abate, Musacchio, Romagnoli, Rodriguez; Kessie, Bakayoko, Calhanoglu; Suso, Piatek, Borini. San Siro, per l’ultima stagionale, sarà quasi pieno di tifosi e speranze. La passione non manca.

Rimangono pochi biglietti, acquistabili anche direttamente allo stadio, a partire da 21 euro al secondo anello verde, arancio e al terzo rosso. Biglietti ancora disponibili su tickets.acmilan.com, già superato il traguardo dei 60.000.


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