Nero, anzi grigio. Il Comune boccia la facciata di via Farneti

via Farneti
via Farneti

Il Comune mette il punto sulla ristrutturazione dell’edificio di via Farneti 8, che – secondo il primo progetto presentato dalla proprietà – avrebbe dovuto presentare un nuovo look dalla facciata nera. E’ bastato poco perché nel quartiere cominciassero i mugugni, sfociati nell’avvio di una raccolta firme per bloccare il cantiere o, comunque, chiedere la revisione del progetto.

I lavori sono in corso, ma i residenti si sono messi in allarme dopo aver saputo – pare dalla proprietà dell’immobile e dall’architetto – che l’edificio anni Venti, color giallo ocra (con piano terra in pietra grigio chiaro), diventerà “total black”. «Non esistono in tutta Milano edifici d’epoca così scuri. I colori delle facciate della via sono il giallo e il rosa, i tipici colori di case milanesi dell’epoca».

A mettere a tacere le polemiche, soprattutto sui social, è arrivata la decisione della Commissione Paesaggio del Comune. «Il progetto è stato diniegato per alcune altre questioni (risolvibili, nulla di particolarmente complicato) con la raccomandazione, per quanto riguarda il colore che se nella ripresentazione si volesse insistere sul grigio di scendere di due tonalità. Così è deciso, l’udienza è tolta (fino a quando non viene ripresentato)», ha scritto sulla propria pagina Facebook l’assessore all’Urbanistica, Pierfrancesco Maran.

Sempre sui social Massimo Scarinzi, dal Municipio 3, ha fatto ulteriore chiarezza per spiegare la genesi della questione: «E’ un nero/grigio antracite molto londinese, abbastanza decontestualizzato. Il progetto è stato approvato nei mesi scorsi, prevedeva una classica facciata gialla. Poi è arrivata una richiesta di cambiare e passare al nero».

Tutto risolto? Non proprio. Secondo i residenti, «la decisione non chiarisce a quale grigio si potrà scendere» nella scala cromatica e chiedono di visionare il nuovo progetto. Non solo: «Vogliamo che si mantengano i colori dei palazzi d’epoca milanesi, che non sono né nero, né antracite». Per firmare la petizione ci sono tre luoghi: il Twelve Cafè di piazza Bacone 12, il Dream Cafè di via Farneti 14 e la vicina tabaccheria.


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