Luis Scola, è già boom

luis scola
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Luis Scola è un nuovo giocatore dell’Olimpia Milano ed ormai è noto, visto che la notizia è arrivata direttamente dalla sala stampa del Forum domenica a margine della sconfitta casalinga contro la Germani Brescia.

 

Messina ha lanciato quella bomba di mercato che in pochi si potevano aspettare, auspicando addirittura che il 39enne di Buenos Aires possa essere inserito «già per la partita di giovedì», a Monaco con il Bayern per l’esordio in Eurolega.

Chi è. Reduce dal Mondiale cinese dove è stato tra i protagonisti con l’Argentina finalista, Luis ha una carriera che parla da sola. Dopo i primi passi nella sua città natale – lunghi, visti i 206 centrimetri di altezza -, a 18 anni si sposta in Spagna, a Vitoria, dove diventa una bandiera dell’ex TAU Ceramica. In sette stagioni raccoglie 2 titoli di MVP del campionato prima di spiccare il volo verso la NBA. A sceglierlo sono i San Antonio Spurs, ma il suo esordio arriva con la maglia degli Houston Rockets.

Passa in Texas cinque stagioni, poi una a Phoenix, due a Indiana, una Toronto e l’ultima (solo 36 presenze) ai Brooklyn Nets. Poche, in realtà, le soddisfazioni a stelle e strisce, tantissime quelle con la nazionale albiceleste. Un titolo olimpico nel 2004 (battendo in finale l’Italia), un bronzo nel 2008 a Pechino, due argenti mondiali e una serie di medaglie nei campionati americani.

Servirà a Milano? Un giocatore come Scola servirebbe, sempre, a tutti. Non fosse per la garra, per l’esperienza che può apportare dentro e fuori dal campo, per l’indubbio carisma in un gruppo nuovo, da compattare per diventare grande. Non è sicuramente più di primo pelo e potrebbe pagare il doppio impegno tra Eurolega e Serie A, ma dopo averlo visto giocare come un ragazzino il recente mondiale, c’è da aspettarsi che Luis possa rappresentare un’addizione di altissimo livello per l’AX Armani Exchange, attesa dall’inizio dell’Eurolega giovedì.

Non si sa ancora se Scola sarà a disposizione per la prima a Monaco di Baviera con il Bayern, ma appena entrerà nelle rotazioni di Messina, oltre al tasso tecnico della squadra, crescerà proporzionalmente il “timore reverenziale” che i biancorossi trasmetteranno agli avversari.


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