Lombardia Horror Story, tour tra i luoghi abbandonati della regione

luoghi abbandonati
luoghi abbandonati

Fabbriche abbandonate, ex manicomi dismessi e lugubri parchi divertimenti di un tempo che fu, con Francesca Grasso andiamo in giro per i luoghi abbandonati e più spaventosi della nostra regione.

 

QUI VALTROMPIA
La spettrale miniera
I resti della Miniera Torgola sono situati a Collio, in Val Trompia e appaiono all’improvviso dopo una curva, lungo la SP345. Gli imponenti impianti esterni di lavorazione, a fianco del fiume Mella, si sviluppano a destra della carreggiata, a sinistra si può apprezzare la struttura degli uffici e l’imbocco di una galleria. I primi dati sull’esistenza di questa miniera, anticamente chiamata Durgola, risalgono al XV secolo, periodo in cui è documentata l’attività di estrazione di argento dalla galena detta, appunto, argentifera.

Nel 1999, la miniera Torgola, ultima miniera attiva nella Valle e nell’intera provincia bresciana, chiude i battenti, oscurando per sempre le gole rocciose. La miniera conserva intatte le strutture esterne, ma è molto pericolosa al suo interno, reso inagibile a causa della presenza di piani in lamiera ormai in avanzato stato di corrosione.
Miniera Torgola – Collio Val Trompia, Brescia

borgo di Consonno
borgo di Consonno

QUI LECCHESE
Da borgo a città dei balocchi
La storia del borgo di Consonno, in comune di Olginate, in Provincia di Lecco, è di quelle che sono retaggio dei ruggenti anni Sessanta, quando il Grande Ufficiale Mario Bagno – Conte di Valle dell’Olmo, imprenditore del settore immobiliare, decise di acquistare in un colpo solo l’intero terreno di Consonno, tipico borgo brianzolo sul Monte di Brianza. Tutto il borgo venne demolito per realizzarvi un’improbabile città dei divertimenti, una sorta di Las Vegas della Brianza.

Bagno mise insieme un’accozzaglia di reperti e testimonianze che richiamavano tutti i luoghi del mondo e della storia, che prese il posto dell’antico borgo. Una cittadina dalle mille luci che rimase in auge per alcuni decenni: soffrì poi il declino delle attività, una frana e l’urto di mille proteste fino a chiudere i battenti nel 1976.
Consonno – Frazione di Olginate, Lecco

 

ex manicomio di Mombello
ex manicomio di Mombello

QUI MOMBELLO
L’ex ospedale psichiatrico
Il manicomio di Mombello, ovvero l’ex ospedale psichiatrico Giuseppe Antonini, si trova a Limbiate. Nel 700 era una bellissima villa ricca di affreschi appartenente alla famiglia Arconati e poi dei Crivelli, circondata da giardini e padiglioni. Agli inizi del 1800 fu abbandonata e poi comprata dal comune di Milano che nel 1863 la ristrutturò trasformandola in ospedale psichiatrico. Durante la Prima Guerra mondiale ospitò 3500 pazienti. Vennero costruiti altri quattro padiglioni per ospitare e curare i soldati che venivano dal fronte.

Molti di loro non ressero l’orrore della guerra, vennero considerati pazzi e internati nel manicomio. Nel 1978 la legge Basaglia pose fine a tutto decretando la chiusura dei manicomi, tra cui anche quello di Mombello, il quale fu riconvertito per un breve periodo in un ospedale psichiatrico per poi essere definitivamente chiuso nel 1999.
Manicomio – Mombello, Monza e Brianza

 

Greenland
Greenland

QUI LIMBIATE
Il primo parco giochi stabile d’Italia
Greenland non era solo un Luna Park: al suo interno c’erano anche un laghetto di pesca sportiva, una pista di pattinaggio e di go-kart, ristoranti, uno zoo e una tensostruttura dedicata a concerti e manifestazioni. Come Consonno è stata la Las Vegas della Brianza, così la Città Satellite è stata la Disney World Milanese. Dopo la guerra, il giovane visionario commendatore Brollo acquistò 50 ettari di terreno fra Limbiate, Solaro e Cesate. Proprio in quegli anni stava prendendo vita anche Gardaland ed entrambi rappresentavano progetti pionieristici per l’epoca.

Il picco di attività fu raggiunto tra gli anni 70 e 80, con un’affluenza annuale di un milione di visitatori. La mancanza di modernizzazione delle strutture portò ad una graduale diminuzione del pubblico, fino ad arrivare all’anno 2002 con il sequestro giudiziario per irregolarità igieniche e di sicurezza.
Greenland – La Città satellite – Limbiate, Monza e Brianza

 

Istituto Luraschi di Saltrio
Istituto Luraschi di Saltrio

QUI VARESOTTO
Il sanatorio infantile
Costruito nel 1932 l’Istituto Luraschi di Saltrio, nella provincia di Varese, al confine con la Svizzera era adibito a colonia curativa per i bambini. Questa grande struttura composta da quattro e livelli fungeva da sanatorio per tutti quei bambini che avevano malattie polmonari bisognosi di respirare aria buona. Prima era proprietà dell’Inam, l’Istituto Nazionale per l’Assicurazione dalle Malattie, per poi finire nelle mani della vecchia USSL ora ASL, Venne chiusa alla fine degli anni ‘70 e da lì non è stata più riqualificata, ma lasciata in stato di totale abbandono e degrado.

All’interno giacciono ancora mobili e arredi dell’epoca, alcune quasi intatte mentre altre vandalizzate. Come la chiesa, interna all’istituto, che è ancora in buono stato, tranne il tabernacolo che è stato totalmente estratto.
Ex colonia montana – Saltrio, Varese


www.mitomorrow.it