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08. 05. 2024 08:30

Milano, il racconto di un “sabato del villaggio”

Per chi non "scappa" fuori città il centro diventa la meta prediletta: il racconto dell'ultimo sabato in zona gialla

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È stato un sabato dal sapore strano quello appena trascorso, l’ultimo sabato in zona gialla, tanto attesa e già sfumata. La gente si è riversata in strada per le ultime corse ai regali, anche se i commercianti registrano un -15% rispetto allo stesso periodo.

Metropolitana e negozi. La voglia di tornare ad una sorta di normalità è dimostrata anche dai blocchi dei tornelli: ieri sera alle 18 erano stati bloccati ben 300 volte per evitare che fosse superata la capienza massima consentita del 50%.

Il dato mostrache certamente il sistema di Atm ha retto, ma anche che il numero di persone in giro era altissimo. È stato anche il primo sabato con la Galleria contingentata. Non si sono verificati problemi e gli agenti presenti non sono mai stati costretti a chiudere gli ingressi. Le code davanti ai negozi si alternavano ai semplici passanti desiderosi di scattarsi un selfie davanti all’albero di swaroski e sognare senza spendere davanti alle vetrine di qualche griffe di lusso.

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Le code hanno caratterizzato anche gli ingressi di bar, sushi e ristoranti. La voglia di un pranzo tra colleghi e amici ha invaso anche i dehors nonostante il clima rigido prenatalizio.

Il sabato milanese non è stato il classico sabato internazionale a cui la città ci aveva abituato negli anni: dei turisti giapponesi o americani neanche l’ombra. In compenso le strade del centro sono state prese d’assalto da un sacco di viaggiatori provenienti dalla provincia. Insomma, l’ultimo sabato di zona gialla si è trasformato in un “sabato del villaggio” di leopordiana memoria, con gli abitanti provenienti fuori pronti a riversarsi nel “borgo” per il giorno di festa.

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