Il piccolo Enea – il neonato abbandonato a Milano ieri mattina dalla madre, che lo ha lasciato alla Culla per la Vita del Policlinico – ha già trovato famiglia. «Il tribunale – scrive il Policlinico – affiderà il piccolo a una famiglia che si era già resa disponibile ed era stata valutata idonea per accogliere un bambino abbandonato». Insieme a Enea, neonato di circa 2,6 chili in buona salute, ieri mattina è stata trovata nella Culla anche una lettera firmata dalla madre, piena di parole di grande affetto.
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Neonato abbandonato a Milano, l’appello di Greggio
In serata però è arrivato l’appello di Ezio Greggio, apparso in video sul suo profilo Instagram: «Lancio un appello per trovare e convincere la mamma di Enea – dice il comico, volto storico di Striscia la Notizia -, bimbo abbandonato ieri nel giorno di Pasqua alle 11.30 alla Mangiagalli di Milano e del quale se ne è preso cura il prof. Fabio Mosca che ha già lanciato un appello. Il bimbo è bellissimo, sta bene, e con altri amici siamo pronti a dare una mano alla mamma di Enea: torna alla Mangiagalli e ti prometto che non sarai sola. Zio Ezio».
Neonato abbandonato a Milano, buone le sue condizioni
«Il piccolo Enea resterà con noi il tempo tecnico necessario perché il Tribunale dei minori lo possa affidare a una famiglia idonea, di solito bastano poche settimane», ha precisato Fabio Mosca, direttore della Neonatologia e della Terapia Intensiva Neonatale del Policlinico di Milano, a proposito del neonato lasciato ieri mattina dalla mamma nella Culla per la vita della clinica Mangiagalli. «Il piccolo Enea sta bene, è un bel bambino di circa una settimana di vita ed è coccolato – dice Mosca – da medici e infermiere».
Neonato abbandonato a Milano, cos’è Culla per la Vita
La Culla per la Vita è uno strumento creato per aiutare le madri in difficoltà che, dopo aver dato alla luce un figlio, possono lasciarlo alle cure dei medici. È solo il terzo caso dal 2007, da quando è stata istituita. L’ultima volta che un bimbo venne lasciato nella Culla fu nel 2016. Il piccolo in quel caso aveva qualche mese ed era in buone condizioni. Alla notizia dell’abbandono allora tantissime furono le richieste per l’adozione.