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Milano
25. 04. 2024 18:23

Corvetto, viale Aretusa e quelle case impopolari…

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Dietro la Milano dei grattacieli e dei nuovi quartieri trasformati da un’opera di potente e ispirata riqualificazione resistono purtroppo zone di decadimento estremo ormai inaccettabile: Viale Aretusa o le case popolari di viale Molise o del Corvetto, giusto per fare degli esempi. Quello che più colpisce è la fatiscenza dei palazzi, la loro pessima condizione esteriore. Diversi studi hanno evidenziato come la presenza di degrado sia elemento di aumento del degrado stesso. Al contrario, di fronte a edifici recuperati, ad aree rimesse a posto ed esteriormente gradevoli la cura generale aumenta.

D’altra parte se voi abitaste in una delle zone citate cosa vi spingerebbe ad avere maggior cura? Palazzi con intonaci che cadono giù, addirittura balconi inagibili, parti comuni sporche e abbandonate a se stesse. Tutto questo non ha soluzione se non investendo sulla bellezza, intesa come decoro, luoghi accoglienti, ripristino dei servizi minimi e accettabili. A guardare alcuni palazzi la prima idea che viene in mente è che dovrebbero essere demoliti e ricostruiti, ma sappiamo quanto e come sia difficile pensare ad azioni così mastodontiche. Ma un intervento poderoso di ristrutturazione dell’esistente sembra ormai non più rinviabile, accanto alla lotta necessaria per il ripristino della legalità in alcune situazioni. In tutto questo, l’estetica ha un suo ruolo fondamentale: vivere in un luogo bello aumenta anche il valore della nostra percezione e, di conseguenza, la cura per difenderlo.

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