Geografie del Futuro, esplorare al cubo

Geografie del Futuro
Geografie del Futuro

Sono tre le mostre che compongono il progetto Geografie del Futuro, presentate in tre momenti diversi ma che hanno come filo conduttore i confini geografici del passato, le esplorazioni novecentesche, i nuovi territori e il cambiamento culturale, in un mondo dove lo spazio e le distanze si sono annullate grazie alla tecnologia e dove i luoghi e i non-luoghi da esplorare diventano sempre più complessi ed elusivi.

Capitani coraggiosi è la mostra che aprirà domani, la prima in ordine cronologico, dedicata agli esploratori. Un’esposizione che ripercorre l’avventura della scoperta umana dal 1906 al 1990, si ricollega così alle celebrazione del Novecento Italiano, il palinsesto artistico culturale che Milano dedicata quest’anno al movimento. Un viaggio tra lo spazio, gli abissi e terre sconosciute possibile grazie alla ricca collezione permanente del museo fatta di fotografie, filmati e cimeli di famose spedizioni. La visita permetterà di conoscere l’ esplorazione e i cambiamenti avvenuti nell’ultimo secolo, con un focus dedicato alle conquiste avvenute in Lombardia.

Se a parlare non resta che il fiume sarà allestita dal 1º ottobre allo spazio Khaled Al-Asaad, un’installazione dedicata alla valle dell’Omo in Etiopia. Gli scatti fotografici di Jane Baldwin accompagnano i testimonianze raccolte da Survival International, mentre Studio Azzurro ha realizzato un progetto che permetterà al visitare di immergersi nella valle dell’Olmo e nel lago Turkana in Kenya. The art of Bansky. A visual protest, infine, è la mostra dedicata l’artista più misterioso ma anche più famoso e conosciuto in tutto il mondo per i suoi murales di denuncia sociale.

Dal 27 settembre al 14 aprile
MUDEC
Via Tortona 56, Milano
02.88.46.37.24
mudec.it