Il dilemma di Icardi all’Inter

"Mauro Icardi" by Nazionale Calcio (CC BY 2.0)

Nel calcio, come nella vita, niente è eterno. Neanche la gratitudine o i sentimenti di chi ha fatto la storia di un club. Il caso di Mauro Icardi, che da poco è stato espropriato della fascia di capitano dell’Inter, è uno dei più bizzarri degli ultimi anni. Il centravanti argentino, da anni capitano e principale calciatore della squadra meneghina, è adesso ai ferri corti con la società dopo non aver trovato l’accordo per il rinnovo ed essere stato, di conseguenza, declassato nell’ordine dei calciatori.

Le tensioni con il club si susseguivano ormai da tempo ed evidentemente qualcosa deve essere peggiorato nei rapporti tra il suo agente Wanda Nara, che è anche sua moglie, e l’Inter, che da quando è arrivato Beppe Marotta nel ruolo di direttore generale sembra aver puntato a un rigore importante dal punto di vista comportamentale. Ancora non si sa come andrà a finire la faccenda, anche se Wanda ha dichiarato in diretta TV che la loro intenzione è di continuare a giocare all’Inter. Ma riuscirà la società a tornare indietro e ridare a Icardi la fascia di capitano? O riuscirà il calciatore a sentirsi di nuovo al centro del progetto senza avere i gradi dei quali disponeva prima?

Adesso che si entra nella fase calda della stagione, è importante che l’Inter faccia quadrato, e una situazione del genere non può giovare del tutto alla squadra. I nerazzurri, tra le squadre candidate a passare il turno dei sedicesimi di Europa League secondo le principali quote delle scommesse sul calcio, avranno bisogno quanto prima dell’apporto del loro centravanti.

Dopo la partita di andata di Vienna, nella quale a risolvere è stato Lautaro Martinez, unico possibile sostituto di Icardi, si è capito che non si può fare a meno di un nove come l’argentino. L’ex attaccante della Sampdoria, l’ottavo calciatore più pagato di tutti in Serie A, si è lamentato spesso di un contratto che lo vede guadagnare 4,5 milioni di euro netti l’anno, una cifra inferiore a quella di un difensore come Leonardo Bonucci e anche di un portiere come Gigio Donnarumma.

L’attaccante nativo di Rosario, che è all’Inter da sei stagioni, ha nel suo curriculum 109 reti in 179 partite, una media piuttosto elevata, il che lo rende uno degli attaccanti più prolifici del momento. Non a caso il suo nome ha suonato anche come rinforzo per il Real Madrid, che però ancora sembra non aver fatto offerte ufficiali per ingaggiarlo.

Ciò che è sicuro è che la sua situazione dovrà cambiare quanto prima. A tre mesi dalla fine del campionato, e con l’Inter in corsa sia per la qualificazione alla Champions League sia per l’Europa League, una competizione alla portata degli uomini di Luciano Spalletti, il dilemma Icardi dovrà essere risolto quanto prima, anche perché stiamo parlando di un simbolo della squadra nerazzurra.

E chissà che non serva l’intercessione di uno come Javier Zanetti, vicepresidente e leggenda viva del club, per mettere a posto le cose e riportare il sorriso sulle labbra dell’attaccante.