Prima delle prime, la Tosca inaugura la stagione della Scala

Nel giorno più milanese per antonomasia, la Scala apre la sua stagione operistica per la prima volta con la Tosca di Giacomo Puccini, uno dei capolavori più rappresentati al mondo ed amati dal grande pubblico. Torna ad essere protagonista della Prima alla Scala, nel giorno di Sant’Ambrogio, un’opera italiana che avrà il volto e la voce del soprano Anna Netrebko – alla sua quarta “Prima” – accompagnata da Francesco Meli e Luca Salsi, due presenze fisse delle passate stagioni.

 

La nuova produzione scaligera sarà diretta dal maestro Riccardo Chailly – direttore musicale della Scala dal gennaio 2017 – che affiancherà il maestro Bruno Casoni nella direzione del Coro di Voci Bianche dell’Accademia Teatro alla Scala. Per il secondo anno consecutivo è Davide Livermore a curarne gli allestimenti: dopo il suo Attila, il regista torinese riconferma la squadra vincente dello scorso anno, che vede alle scene la firma di Giò Forma, ai costumi Gianluca Falaschi e alle luci Antonio Castro. Le repliche in programma dopo la Prima di domani sera saranno 10, 13, 16, 19 e 22 dicembre e il 2, 5 e 8 gennaio.

Rappresentata per la prima volta nel Teatro Costanzi di Roma nel gennaio del 1900 (due mesi prima dell’approdo scaligero sotto la direzione di Arturo Toscanini), la Tosca porta in melodramma le vicende della bella cantante Floria Tosca, del suo innamorato Mario Cavaradossi e del perfido Barone Scarpia, tratte dall’omonima opera di Victorien Sardou. Il successo, come spesso accade, non arriva subito.

La critica boccia l’estremo sentimentalismo delle vicende, considerando i suoi leitmotiv eccessivamente drammatici per l’epoca. Ma il sentimento pucciniano conquisterà sempre più il consenso del grande pubblico successivamente, grazie ad alcune delle arie italiane più famose ed esportate al mondo come E lucevan le stelle e Vissi d’arte.

L’evento culturale più illustre della stagione televisiva italiana torna ad essere proposto – in diretta esclusiva – su Raiuno, Raiuno HD, Radiotre e RaiPlay con oltre tre ore di trasmissione curata dal Centro di Produzione Tv Rai di Milano, servendosi di tredici telecamere in alta definizione e più di cinquanta microfoni ad audio surround. La novità di quest’anno sarà l’introduzione dell’audiodescrizione in diretta, per agevolare la comprensione dello spettacolo ai ciechi ed ipovedenti. Appuntamento dalle 17.45 su Raiuno in compagnia di Antonio Di Bella e Milly Carlucci, con collegamenti esclusivi direttamente dal foyer del teatro.

Hernàndez, Meli e Salsi:
l’attesa dei protagonisti

«I tratti di Tosca sono molto attuali, è un personaggio che potrebbe esistere naturalmente anche oggi, per la passione ed il trasporto di una donna tanto carismatica e forte come lei – spiega a Mi-Tomorrow Saioa Hernàndez, in scena il 2, 5 ed 8 gennaio – e sebbene si tratti della quinta volta che interpreto questo personaggio, è sempre un’emozione immensa. Questa volta lo sarà ancora di più, dato che la proporremo con un approfondimento speciale sia dal punto di vista musicale che interpretativo: con il maestro Chailly si è scavato a fondo nei minimi dettagli dello spartito e con Livermore abbiamo studiato la resa migliore per una Tosca più vera e fedele possibile, in ogni suo singolo movimento».

Secondo l’interprete di Cavaradossi Francesco Meli «proporre il lato moralmente integerrimo di quest’uomo è estremamente interessante per questo periodo storico in particolare e farlo per la Prima alla Scala rende ancora più gravoso il nostro impegno». Non c’è Cavaradossi senza Scarpia ed il suo interprete Luca Salsi lo definisce come «un personaggio malefico e ambiguo, un bigotto, ma al tempo stesso intelligente ed elegante. Alla fine del primo atto, con il suo Te Deum si vedrà una scenografia imponente in compagnia della maestosità del coro».

Per i tre interpreti non sarà la loro “prima alla prima”, anzi: il loro rapporto con il tempio dell’opera milanese si è già consolidato nel tempo. «Questo è il sedicesimo anno che lavoro alla Scala e con la Tosca raggiungo la diciannovesima locandina – sottolinea Meli – ed il pubblico di questo teatro mi ha sempre premiato, facendomi sempre sentire l’affetto nei miei confronti».

Per Salsi la Scala «è il Teatro, con tutto il rispetto per gli altri palcoscenici meravigliosi del mondo in cui canto solitamente, ma esibirsi qui per la sua prima vuol dire realizzare un sogno». Per la Hernàndez con il palco scaligero sarà solo un arrivederci: «Oltre alla Tosca, tornerò per altri eventi in stagione come La Gioconda e Un ballo in maschera, oltre al Galà con il Maestro Placido Domingo in programma il 15 dicembre. Spero di donare al pubblico milanese una visione diversa della mia arte».

Puccini diffuso per tutti

Con l’inaugurazione della Scala torna anche il progetto Prima Diffusa, palinsesto di eventi (in programma fino al 12 dicembre) diffusi sul territorio milanese, che dal 2011 mira ad accorciare le distanze tra l’imponente opera inaugurale ed il grande pubblico: grazie ad una serie di concerti, perfomance artistiche e proiezioni gratuite in 40 location della città si potrà assaporare la stessa emozione del tempio del Piermarini.

La Prima della Tosca verrà trasmessa domani dalle 18.00 in 36 location sparse su tutto il territorio milanese (tra cui Teatro Dal Verme, Conservatorio, Casa degli Artisti, MUBA, Mudec, Barrio’s, MIC ed Ospedale Niguarda) alle quali verranno aggiunti il Terminal 1 dell’Aeroporto di Malpensa e il Mumac. Tutte le proiezioni sono a ingresso libero fino a esaurimento dei posti. Non solo, dal 2 al 6 dicembre i milanesi potranno respirare alcune delle più note arie pucciniane grazie alla diffusione nei mezzanini ATM delle stazioni metro di Duomo, Garibaldi e Cadorna. Per visionare il programma completo degli eventi, è sufficiente visitare il sito edison.it/prima-diffusa.

INFOTRAFFICO

Per domani è prevista la chiusura al traffico di piazza della Scala a partire dalle 13.00, orario in cui le vetture della linea 1 devieranno su due tratte: per Roserio–Duomo le corse dei tram saranno regolari fino a via Broletto, per poi proseguire in piazza Cordusio, via Orefici, via Hugò, via Spadari, via Cantù (Duomo M1-M3), con stesso percorso in direzione opposta: per Greco–Centrale la tratta è garantita fino a Repubblica M3, per poi proseguire in viale Monte Santo, via Galilei, via Filzi, piazza 4 Novembre (Centrale FS M2 M3), anche qui stesso percorso in direzione opposta. ATM consiglia di utilizzare la linea M3 per la tratta compresa fra Repubblica e Duomo.


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