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14. 05. 2024 08:32

Bozzetto di Leonardo a Milano, Sala: «Felici di ospitarlo a Brera o Palazzo Citterio»

Il ministro della cultura Sangiuliano è pronto a partecipare all'asta

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Il proprietario di un prezioso bozzetto di Leonardo da Vinci ha rifiutato un’offerta di 10 milioni di euro da parte del Louvre e ha annunciato che metterà all’asta l’opera sperando di venderla per almeno 17 milioni di euro. In risposta, il ministro della cultura italiano, Gennaro Sangiuliano, ha dichiarato che il ministero esaminerà tutte le opzioni possibili, inclusa la partecipazione di soggetti privati e mecenati, per avanzare un’offerta d’acquisto e destinare l’opera a un grande museo pubblico italiano, a condizione che l’attribuzione a Leonardo venga confermata.

Pinacoteca di Brera
Pinacoteca di Brera

Bozzetto di Leonardo, a Milano a Brera o a Palazzo Citterio

E la città di Milano sarebbe pronta a ospitare il bozzetto di Leonardo. Il sindaco Beppe Sala, a margine di un incontro in Camera di commercio coi consoli stranieri, ha rivelato di averne parlato con il ministro Sangiuliano: «Intanto devono cercare di prenderlo. Ho sentito il ministro, mi sembra un’ottima idea la sua. Saremmo molto felici di ospitarlo nel caso si vinca. Dove? A Brera, molto probabilmente, oppure a Palazzo Citterio, dove lo spazio glielo troviamo».

“Lo studio per il martirio di San Sebastiano” è il titolo del bozzetto di Leonardo

Il bozzetto di Leonardo è noto come “Lo studio per il martirio di San Sebastiano” ed è stato ritenuto il terzo ritrovato dei otto menzionati da Leonardo nel “Codex Atlanticus” conservato presso la Biblioteca Ambrosiana di Milano. Tuttavia, l’attribuzione a Leonardo è oggetto di controversia. Alcuni esperti sostengono che l’opera è autentica, mentre altri, tra cui Vittorio Sgarbi, sottosegretario alla cultura italiano, mettono in dubbio la sua attribuzione a Leonardo. Sgarbi definisce il disegno modesto e contesta l’attribuzione, affermando che «qualche cieco, se non malintenzionato, lo ha attribuito a Leonardo da Vinci».

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La vicenda ha inizio nel 2016

La vicenda è iniziata nel 2016 quando il proprietario ha cercato di mettere il disegno all’asta, richiedendo un certificato di esportazione. Il ministero della cultura francese aveva negato il certificato e offerto 10 milioni di euro per l’acquisto, ma l’offerta era stata rifiutata. La disputa ha portato a una serie di azioni legali e controversie, con il tribunale amministrativo di Parigi che ha recentemente ordinato il rilascio del certificato di esportazione. La vicenda si complica ulteriormente a causa di contestazioni sull’attribuzione dell’opera a Leonardo da Vinci.

 

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