20.9 C
Milano
08. 05. 2024 19:33

Palmanova, la città a nove punte

Da Milano diretti al Palmanova Village, dove le mura sono state riqualificate dall’artista Geometric Bang

Più letti

Volare tra le nuvole di un cielo infinito per cogliere una terra in cui il tempo sembra essersi fermato, Palmanova. È quello che abbiamo fatto per scovare tutte le ricchezze della città fortezza a nove punte, dal 2017 Patrimonio Unesco, un vero gioiello dell’architettura militare. Da Milano la dividono trecentosessanta chilometri, circa, macinati in treno attraversando parte del Nord Italia. Un viaggio che vale: prezioso nella storia che ha da condividere e nel territorio da esplorare. Alle porte della città, realizzata strategicamente a fine del Cinquecento, è possibile immergersi in un’esperienza completa tra arte, mondo culinario e shopping.

Palmanova Village, dove le mura riqualificate dall’artista Geometric Bang, dimostrano quanto l’arte possa raccontare la storia di un territorio

È al Palmanova Village che consigliamo di compiere la prima tappa. Non un semplice villaggio per lo shopping, ma un luogo in cui, ora, è possibile cogliere la storia di Palmanova grazie al racconto dei dipinti realizzati sulle pareti dall’artista lodigiano Geometric Bang. Grazie al progetto interdisciplinare di rigenerazione ambientale Art is in the Land, il Village, che ospita numerosi negozi, si è trasformato in una galleria d’arte a cielo aperto.

Già dall’esterno, fin dalla strada, è possibile essere attratti dai colori e dai disegni dell’artista. «Ho iniziato a disegnare a tredici anni facendo i graffiti», inizia a raccontare Geometric Bang, protagonista indiscusso di questo intervento i cui valori trasmessi sono spirito rivoluzionario, unicità e ribellione. Le sue influenze arrivano da Henri Matisse e Joan Mirò: «Per il mio percorso artistico, i loro lavori sono stati molto importanti. Poi, allo stesso tempo, ho avuto grandi maestri nel mondo della street art».

Le tre parole di oggi? Scoprile in newsletter!

Sulle pareti e sulle facciate del Palmanova Village ha rappresentato il presente, il passato e il futuro della città attraverso enormi dipinti colorati, elementi tridimensionali e luminosi di lighting design. «Ho lavorato a questo progetto per un mese. Tutte le pareti hanno una storia e, tra di loro, si richiamano: ogni lavoro ha qualcosa di quello precedente e del successivo. L’esterno del Village presenta linee più astratte, deve colpire il visitatore anche dall’esterno senza distrarlo troppo. All’interno, invece, ho sviluppato diverse storie con personaggi del mondo animale, come tigri e leoni, uomini ed elementi naturali, come le palme».

In questo modo, Geometric Bang ha portato unicità a un luogo, celebrando il territorio del Friuli Venezia Giulia e dei suoi gioielli nascosti. Del resto l’arte ha sempre avuto questo compito allo stesso tempo indiretto e principale, raccontare qualcosa, far riflettere. «Mi piace molto poter portare nei miei lavori temi d’attualità – continua l’artista – amo raccontare quello che succede e ho particolarmente a cuore il tema dell’inclusione sociale. L’arte, come la musica, la scrittura, deve portare le persone a pensare e a far riflettere. Uno dei lavori a cui sono più legato è quello che ho realizzato nel quartiere di Certosa a Genova, vicino al ponte Morandi, subito dopo il crollo. Ho riqualificato una parete di sette piani raccontando la storia delle persone del posto. È stato emotivamente molto forte».

Anche la città di Milano è stata tappa importantissima per la crescita dell’artista: «Lambrate è il quartiere a cui sono sicuramente più legato, l’ho frequentato moltissimo in passato, ma presto mi piacerebbe anche poter lavorare in qualche area da riqualificare che abbia bisogno di colore, ma soprattutto di un messaggio importante». Palmanova è un gioiello da scoprire, nei suoi percorsi culturali, nella sua particolarità e con questo progetto artistico comunica non solo che l’unicità che vive è la ribellione di oggi, ma anche che il nostro Paese custodisce ancora terre ancora poco esplorate, magiche e con grandi valori.

A La Subida un soggiorno in mezzo al verde

Dormire e mangiare a due passi dal Palmanova Village

Con partenza da Milano, la gita fuori porta a Palmanova merita almeno una notte di ristoro. Tra i luoghi dove poter soggiornare ne spicca uno capace di incantare ogni ospite, La Subida. Un luogo circondato dal verde delle felci a circa venti minuti dal Palmanova Village. Qui è possibile ristorare i sensi, prima con un bagno caldo in una delle Case o Dimore dove il gusto rustico e il silenzio del bosco, che protegge il luogo dalla distrazione della routine lavorativa, fanno da padroni. Poi con una cena in una delle due proposte: La Trattoria al Cacciatore e La Preda de La Subida. Il primo, aperto negli anni Ottanta da Josko Sirk e sua moglie Loredana, a cui la guida Michelin nel 2007 ha riconosciuto una stella, il secondo più informale capace di custodire i valori delle vere osterie.

RICAPITOLANDO

Cosa visitare

Palmanova Village
SP 126 Km Aiello del Firuli (Ud)
Dal lunedì alla domenica dalle 10.00 alle 20.00
palmanovavillage.it

Dove soggiornare

La Subida
Via Subida 52, Cromòns (Go)
0481.60.531
lasubida.it

Dove mangiare

Casa della Contadinanza
Piazzale del Castello, Udine
0432.50.96.96
casadellacontadinanza.com

In breve

FantaMunicipio #29: qui ci vuole un sopralluogo spazio ai tecnici del Comune

Nella struttura gerarchica del Comune, che nonostante le promesse e le ambizioni, difficilmente si riesce a scardinare (per esempio...