A Milano si continua a morire anche di smog. Un nemico invisibile che risponde al nome di biossido di azoto che lascia sul campo 1.500 persone all’anno a causa proprio dell’eccessiva esposizione a questo veleno nell’aria.
Troppi morti a causa dello smog a Milano
Si tratta di un numero emerso dai dati raccolti grazie all’impegno di centinaia di cittadini lombardi nel corso della campagna di scienza partecipata “NO2 No Grazie” di Cittadini per l’aria ed elaborati dai ricercatori dell’Università degli Studi di Milano e del Dipartimento di Epidemiologia del Sistema Sanitario della Regione Lazio.
L’impatto dell’inquinante sulla popolazione di Milano risulta dall’incrocio della mappa ad alta risoluzione spaziale (50×50 metri) della diffusione dell’NO2 – elaborata grazie ad un modello di machine learning (Land Use Random Forest) e sviluppata grazie alle centinaia di campionatori posizionati dai cittadini – con gli opendata di popolazione e decesso del Comune di Milano.
Dallo studio emerge come il traffico, e in particolare quello dei veicoli diesel, sia la maggior causa delle concentrazioni di biossido di azoto a Milano. «La nostra salute – ha spiegato Anna Gerometta, presidente di Cittadini per l’Aria – non si rapporta a limiti che rappresentano vecchi compromessi politici. Milano sarà all’altezza delle grandi capitali internazionali solo quando chi la amministra saprà porre al centro delle politiche il diritto dei suoi cittadini di respirare aria pulita. Al Governo chiediamo con forza di incrementare le azioni del PNRR sulla ciclabilità e la mobilità dolce nelle aree urbane perché quelli nella bozza del piano sono insufficienti. I dati di Roma e Milano parlano chiaro: la mobilità urbana deve essere la priorità per il nostro Paese».
