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27. 07. 2024 07:24

Serve una sterzata per la Grande Milano

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Cominciano a vedersi alcune nubi all’orizzonte di Milano. “L’età dell’oro” che stiamo celebrando potrebbe non essere più una certezza. Non è una questione amministrativa, il piano Quartieri che è stato presentato in questi giorni risponde a molti problemi della città, i pilastri su cui si regge la vita cittadina (gestione dei rifiuti, mezzi pubblici, macchina comunale) sono solidi. Ciò che manca è il respiro della Milano del domani: lontana ancora dalle grandi città internazionali e ormai distaccata dal resto d’Italia in modo quasi inesorabile.

Questo restare in una terra di mezzo alla lunga potrebbe far crollare alcune suggestioni che si sono venute a creare quasi naturalmente negli ultimi dieci anni. Certo, l’Olimpiade potrebbe portare ossigeno ma da sola non basta. Ciò che ormai sembra urgente e non rinviabile è un nuovo Statuto della città. Serve, da ieri non da domani, una legge speciale che indichi chiaramente l’autonomia amministrativa e per alcune specifiche materie anche legislativa di tutta l’area metropolitana. Non possiamo più permetterci di avere una città e un hinterland.

Dobbiamo costruire immediatamente una Grande Milano, inclusiva, accogliente, efficiente. Tutti gli sforzi fatti in questi anni evidenziano oggi più che mai questa esigenza. Sforzi che rischiano di diventare vani se non si pone mano seriamente alla governance di Milano e della sua Provincia. Il futuro non aspetta e sarà denso di criticità e di nuovi problemi a cui far fronte. Per come oggi è organizzata la nostra città il rischio di non farcela è alto.

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