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27. 07. 2024 03:36

Vaticano-DDL Zan, è il momento di Draghi: «Il nostro è uno Stato laico, non confessionale»

Il premier è intervenuto in senato sulla richiesta formale di modifica del decreto da parte del Vaticano

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Nella giornata di ieri il premier Mario Draghi è intervenuto al Senato sulla richiesta formale del Vaticano di modificare il Ddl Zan. Come già fatto dal presidente della Camera, Roberto Fico, anch’egli ha ribadito l’autonomia del Parlamento.

Draghi: «Questo è il momento del Parlamento, non è il momento del governo»

«Il nostro è uno Stato laico, non confessionale – ha dichiarato Draghi -. Il Parlamento è libero di discutere e legiferare e il nostro ordinamento è in grado di dare tutte le garanzie verificare che le nostre leggi rispettino sempre i principi costituzionali e gli impegni internazionali, tra cui il Concordato con la Chiesa».

Il premier ha ribadito anche che l’iter di un’approvazione di una legge è fatto di pesi e contrappesi utili a stabilire equità e rispetto delle regole. «Ci sono controlli di costituzionalità preventivi nelle competenti commissioni parlamentari — ha sottolineato il capo dell’esecutivo —. È di nuovo il Parlamento che discute della costituzionalità. E poi ci sono controlli successivi nella Corte costituzionale».

Citando poi una sentenza della Corte Costituzionale del 1989, Draghi ha evidenziato che «la laicità non è indifferenza dello Stato rispetto al fenomeno religioso, bensì tutela del pluralismo e delle diversità culturali».

Infine il premier ha rimesso la questione direttamente alla Camera. «Palazzo Chigi non entra nel merito della discussione parlamentare perché questo è il momento del Parlamento, non è il momento del governo», ha concluso così il presidente del Consiglio.

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