Quasi trent’anni nella Cgil, segretario generale della Camera del Lavoro dal 2006 al 2013 prima di dedicarsi alla politica, Onorio Rosati conosce il mondo del lavoro.
A Mi-Tomorrow esprime le sue considerazioni sui possibili effetti del coronavirus nel tessuto economico lombardo.
Quali misure è opportuno adottare per sostenere l’economia?
«Bisogna capire prima quale potrebbe essere la durata di questa epidemia: a seconda di quanto può durare andrebbero tarate le misure».
Ci sono misure che potrebbero essere adottate con urgenza?
«Ci sono già quelle richieste avanzate dai comuni, io penso che la prima cosa da fare è intervenire sul pagamento dell’Iva».
In che modo?
«Ogni tre mesi c’è la scadenza del pagamento dell’Iva, si può posporre oppure trovare soluzioni che riducano l’entità del pagamento».
Anche le famiglie potrebbero trovarsi in difficoltà?
«Si può studiare un differimento del pagamento dei mutui non solo per le famiglie ma anche per gli esercizi commerciali».
Come vede la situazione economica?
«Dopo le 18.00 a Milano c’è il blocco alle attività ristorative, ci sono esercizi già in grave difficoltà, le gite scolastiche saltano, tutta l’economia sta soffrendo».
Il discorso, quindi, non riguarda solo i comuni dove si sono verificati i contagi?
«Anche comuni che non si trovano nella zona rossa stanno già chiedendo un sostegno, come ad esempio quello di Segrate. Il problema è che tutta la Lombardia ha bisogno di essere sostenuta in questo momento, non si tratta solo delle 50 mila persone che fanno parte dei comuni in cui vige la quarantena: tutta l’economia lombarda è più o meno a rischio».
Anche Milano è a rischio?
«Sta già soffrendo il calo del turismo, i ristoranti etnici sono chiusi, una crisi di Milano avrebbe un effetto penalizzante sull’intera Lombardia».
Spetta al Governo intervenire?
«Al Governo e alla Regione spetta realizzare misure di flessibilità per i territori».
La Lega ha già proposto un pacchetto di interventi sul fisco per sostenere i Comuni in difficoltà, cosa ne pensa?
«Vediamo, come ho detto l’importante è che si intervenga subito sulle imprese e sulle famiglie».
La Lega propone anche la tassa di soggiorno per sostenere il turismo.
«Non mi sembra una bella idea, se introduciamo un ulteriore costo allontaniamo ancora di più i turisti: ci sono già valanghe di disdette alla prenotazioni».
Come si sosterrà un piano di aiuti?
«Dovrà farsene carico la collettività».
In conclusione come vede il futuro dell’economia lombarda?
«Io credo che reggerà bene».
Quale sarà la chiave per uscire dalle difficoltà?
«Ce lo dirà la scienza, dipende dalla fisiologia del virus».