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26. 04. 2024 08:23

#GenerazioneLombardia, Stefano Bolognini: «Sosteniamo chi vuol studiare e lavorare»

L’assessore regionale lancia il Manifesto per i giovani: «Uno strumento per mettere in moto la partecipazione. Pronti 3 milioni»

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Non è un momento facile per i giovani che hanno dovuto affrontare l’impegno degli studi e l’approccio nel mondo del lavoro stravolti dalla pandemia. Partendo da questa premessa Stefano Bolognini, assessore regionale ai Giovani e Comunicazione, sviluppa per Mi-Tomorrow una riflessione sulle nuove generazioni e sul ruolo che la politica deve svolgere in questo momento.

L’assessore Stefano Bolognini lancia #GenerazioneLombardia

Il sistema informatico sanitario di Regione Lombardia

Assessore, le occupazioni in numerosi licei milanesi delle ultime settimane sono la spia di un disagio profondo. Cosa ne pensa?
«I giovani vivono un momento delicato, come tutta la popolazione. Io però vorrei partire dagli aspetti positivi, cito un incontro di pochi giorni fa in una scuola professionale di Lecco dove tanti studenti si sono detti contenti di stare a scuola e si sono lamentati del fatto che la pandemia gli ha fatto perdere l’opportunità di fare gli stage: hanno tanto voglia di imparare, di apprendere».

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Ci sono anche quelli che manifestano in piazza…
«Io non li giudico, dico che la partecipazione va bene quando non c’è la violenza, quando c’è rispetto della Polizia».

Come si risponde ai giovani reduci da due anni molto difficili?
«Affidandogli responsabilità: sempre a Lecco ho incontrato gli studenti dell’Alberghiero che per organizzare il meeting erano al lavoro dalle 6.30 del mattino, sono ragazzi che hanno idee, progetti, voglia di fare».

Un tema molto problematico è l’ingresso nel mondo del lavoro.
«Mi rendo conto che i recenti episodi sulla mancanza di sicurezza hanno accresciuto le paure. Il punto è che ci sono molti settori che non riescono a soddisfare la domanda: ci sono percorsi che vanno adeguati, ci vogliono competenze che non si acquisiscono a scuola».

Bisogna adeguare le scuole?
«Credo che la preparazione che la scuola e l’università lombarda sa offrire sia adeguata. Le scuole possono avere dei difetti, il problema è che a volte non si riesce a stimolare i ragazzi».

C’è il rischio di perdersi per strada?
«Sì, abbiamo ben 230mila NEET, ovvero giovani che non studiano, non lavorano e non si formano: è nostro compito recuperarli».

Il Manifesto Generazione Lombardia quali risposte può dare?
«E’ uno strumento per mettere in moto la partecipazione: i giovani hanno avuto la possibilità di esprimere idee, progetti e innovazione».

La Regione ne farà tesoro?
«Come legislatore sono interessato a sostenere le esperienze che si sviluppano sul territorio, con la partecipazione degli enti locali e del privato sociale».

Come sarà la legge per i giovani?
«Riguarda coloro che hanno dai 15 ai 34 anni, cercheremo di arrivare a tutte le face d’età».

Quanti fondi verranno stanziati?
«Tre milioni».

Il PNRR prevede qualcosa per queste politiche?
«Poco, ma cercheremo di intercettare altri tipologie di finanziamento».

La prima legge regionale per i giovani

Le novità importanti sono due. La Regione Lombardia sta lavorando ad una legge per i giovani ormai in dirittura d’arrivo e sono gli stessi giovani che hanno proposto i contenuti. E’ il primo esperimento di questo tipo che ha trovato la sua sintesi nel manifesto “Generazione Lombardia”, un documento realizzato al termine di un dialogo svolto a partire dal giugno dell’anno scorso, tra Regione e migliaia di giovani lombardi, svolto sul territorio, online, tramite il web e i social media.

Al testo definitivo si è arrivati con il lavoro di sei commissioni, composte da 60 giovani, che hanno formulato le loro idee su temi come istruzione, formazione, lavoro, sostenibilità ambientale, inclusione sociale e contrasto al disagio, pari opportunità, empowerment e partecipazione giovanile. L’approvazione della legge è prevista per maggio. Tra i temi di cui si occuperà il provvedimento una parte importante riguarderà il contrasto al disagio giovanile su cui la Regione ha avviato numerose partnership e in tarda primavera lancerà un bando dedicato.

Si creeranno anche nuovi canali innovativi oltre alla pagina Instagram di Generazione Lombardia e ad alcuni esperimenti su Twitch come nel caso della web radio di Cinisello Balsamo. Infine è in programma una tre giorni sulla partecipazione giovanile per giugno. Il Manifesto “Generazione Lombardia” nella sua versione integrale può essere consultato sul sito regione.lombardia.it.

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