La Divina Commedia protagonista all’università Iulm di Milano per festeggiare i 700 anni di Dante Alighieri
Un tour de force poetico, una maratona alla portata di tutti in Sala dei 146 in IULM Open Space (via Carlo Bo, 7) a Milano: l’evento è rivolto non solo alla comunità accademica dell’Università IULM, ma a tutta la cittadinanza. “Una Università come questa – ha dichiarato il Rettore, professor Gianni Canova – non può lasciar passare la celebrazione dei 700 anni dalla morte di Dante Alighieri sotto silenzio. E non potevamo pensare a un modo migliore: Giorgio Colangeli, che conosce la Commedia a memoria, la reciterà tutti i giorni, dal 13 al 19 ottobre alle 18.00, raccontandone una parte in ogni appuntamento. Siamo orgogliosi che proprio con questo evento si riaprano le porte del Campus alla cittadinanza dopo i lunghi mesi della pandemia”.
Tutti gli appuntamenti allo Iulm di Milano
Gli appuntamenti saranno suddivisi in questo modo:
- mercoledì 13 Inferno, Canti I-XVII
- giovedì 14 Inferno, Canti XVIII-XXXIV
- venerdì 15 Purgatorio, Canti I-XVII
- sabato 16 Purgatorio, Canti XVIII-XXXIII
- domenica 17 Paradiso, Canti I-XI
- lunedì 18 Paradiso, Canti XII-XXII
- martedì 19 Paradiso, Canti XXIII-XXXIII
I primi quattro incontri hanno una durata di circa tre ore, compreso un breve intervallo. Gli ultimi tre di circa due ore, sempre incluso intervallo. I costumi di scena fanno riferimento alle professioni del vigile del fuoco, dell’operatore della protezione civile e dell’infermiere. Il progetto artistico dell’evento è prodotto dal Teatro di Roma ed è curato dallo stesso Colangeli.
Allo Iulm l’unica scultura dedicata a Dante
La curiosità che lega a doppio filo la IULM e la Divina Commedia del Sommo Poeta è l’unica scultura dedicata a Dante Alighieri in tutta la città di Milano e che si trova proprio in IULM Open Space, di fronte alla Sala dei 146. La grande scultura Monumento all’Inferno è stata realizzata dall’artista, poeta, scrittore e pittore italiano Emilio Isgrò nel 2018 e rappresenta Dante Alighieri bendato che siede davanti alla Divina Commedia cancellata, simbolo della cultura europea che non è più in grado di leggere o di interpretare se stessa.