Barbara Massaro, un Elisir d’amore: «La mia notte alla Scala»

barbara massaro
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Ha venticinque anni ed ha già calcato il palco del Teatro alla Scala: lei è Barbara Massaro, soprano milanese volto della nuova generazione di talenti dell’Associazione Voceallopera, reduce dal suo debutto scaligero nel ruolo di Giannetta de L’Elisir d’amore – in scena fino al 10 ottobre – sostituendo, per una sera, la titolare del ruolo per malattia.

 

Quanta responsabilità hai sentito dopo questa chiamata?
«Tutto è stato talmente veloce ed ho realizzato solo in un secondo momento. Esibirsi per una notte alla Scala, così giovane, è stata una grande emozione».

Che ruolo ha avuto la tua famiglia?
«Nessuno in famiglia è musicista, per cui sono partita da zero. Ma non hanno mai fatto mancare supporto ed affetto nel mio percorso di crescita “sul campo”, strada facendo, tappa dopo tappa».

Quanto devi a Milano?
«Se non fossi nata e cresciuta qui, probabilmente non avrei raggiunto gli stessi risultati. Le devo molto ed oggi si mostra talmente accogliente ed inclusiva, da farti sentire cittadino sotto ogni punto di vista».

Ovvero?
«Da milanese posso dire che questa città si apprezza col tempo. Lo riscontro con i miei amici ad esempio, che ne stanno scoprendo gradualmente ogni angolo nascosto».

Qual è il quartiere più “operistico”?
«Brera. È un mix di storia e di arte aperto all’aspetto sociale della città. L’opera è anche questo, un momento di aggregazione e di unione, anche culturale».

Cosa consiglieresti ai giovani come te?
«Di provarci, sempre: Milano investe molto sui giovani ed offre la possibilità di emergere con il proprio talento. Io ci sono riuscita, grazie anche al supporto di Voceallopera».


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