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14. 05. 2024 02:47

Diodato, Così speciale all’Alcatraz: «Dieci fotografie di vita che vibrano forte»

Giovedì nello storico locale milanese appuntamento con il cantautore che presenterà il nuovo album

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Il vincitore di Sanremo 2020 Diodato si esibirà all’Alcatraz giovedì a partire dalle 21.00: qui verranno presentate, per la prima volta live, le tracce di Così speciale (Carosello Records), l’album anticipato dall’uscita dell’omonimo brano. «In questo lavoro racchiudo dieci brani che si mostrano come dieci fotografie di vita, personali – racconta – ma che si travestono da ponti verso qualcuno: è un album in cui non volevo essere solo».

Diodato presenterà Così speciale, il nuovo album all’Alcatraz giovedì 20 aprile

Cosa raffigura l’artwork in cover?
«Il tutto è ispirato a Flowers, opera dell’artista giapponese Tetsumi Kudo, vista in occasione della Biennale di Venezia lo scorso anno. Quei fiori erano così evocativi, tanto che sembravano racchiudere la proiezione dei desideri e delle paure dell’animo umano. Ho fotografato alcuni dettagli e li ho mostrati a Paolo De Francesco, che ha trasformato tutto nelle copertina. Qui la fragilità degli steli si contrappone alla forza dei fiori, questo è ciò che volevo raccontare».

A cosa ti riferisci in Ci vorrebbe un miracolo, la prima traccia?
«Questo momento storico offre pochi punti saldi, tuttavia anche la richiesta di un miracolo mi porta a essere più positivo, più speranzoso. La musica è sempre stato il mio mezzo utile e salvifico per analizzare la realtà e vederci una via di uscita tramite una catarsi».

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Puoi spiegare meglio questo concetto?
«Quando nasce un brano, nasce anche un ponte con chi mi ascolta. Nel momento in cui racconti qualcosa di tuo, che poi diventa di altri, ridimensiona quella paura che si ha di mettersi “a nudo” nelle canzoni».

Così speciale, invece?
«Nasce da una lunga riflessione sul periodo appena passato. Siamo figli di questi anni di lontananze, distanze e sofferenze, ma sarebbe umanamente gravissimo dimenticare ciò che ci è accaduto, e ancor peggio sarebbe non trarne i benefici, pur nella drammaticità assoluta degli eventi. Il brano è il mio punto di congiunzione di questo viaggio».

Un viaggio autobiografico?
«Assolutamente. A volte alcune canzoni nascono da spunti che ti creano le persone che ti circondano, ma ciò che filtri in prima persona è la vera essenza di un brano».

Il viaggio live, invece, come sarà?
«All’Alcatraz proseguirò quel flusso emotivo che ha avuto inizio da diverso tempo nella concezione tutta mia del live: sarà un momento di forte condivisione con il pubblico che punterà molto sulla dimensione musicale dell’evento: sarò accompagnato da una band – basso, batteria, chitarra elettrica e tastiere – arricchita da una piccola sezione di fiati, creando sul palco atmosfere simili a quelle di una piccola orchestra. Sarà un momento in cui l’album vibrerà molto forte».

Giovedì alle 21.00
Alcatraz
Via Valtellina, 21/27
Biglietti: 30 euro su ticketone.it

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