La terza edizione del Festival della Peste, promosso dalla Fondazione il Lazzaretto, andrà in scena nell’inedita versione online. Quattro giorni di performance, laboratori e progetti artistici inediti colpubblico coinvolto in una riflessione collettiva sul tema della pazzia, come anticipa la direttrice creativa Linda Ronzoni.
Come mai questo tema?
«Cerchiamo sempre temi un po’ scomodi per smuovere riflessioni non convenzionali. Abbiamo chiesto agli artisti di lavorare sul tema della pazzia, noi abbiamo allestito un’installazione che speriamo di rendere accessibile il prima possibile nel nostro spazio in via Lazzaretto».
Quando avete deciso di rendere l’edizione online?
«Già in primavera, immaginando il momento di incertezza, avevamo deciso di fare un festival che fosse all’80% online. Abbiamo così pensato a un sito molto creativo e complesso in cui ogni artista avrà la propria stanza. In più ci sarà l’esibizione in diretta streaming oggi alle 18.30 di Skreen 2020, nuovo lavoro del musicista e visual artist Andrea Marinelli».
Che aspettative avete?
«Possiamo permetterci di sperimentare senza aspettative. Siamo curiosi di vedere come il nostro pubblico parteciperà. È una scommessa, vediamo».
Da stasera a domenica su ilfestivaldellapeste.com