Cesare Carlizzi (Comitato di Quartiere): «La volta buona di Santa Giulia»

Santa Giulia
Santa Giulia

Doveva essere un quartiere modello, ma è stato sconvolto da traversie di ogni tipo. A Santa Giulia sembra che sia tornato il bel tempo, ultimo segnale è l’apertura del cantiere per il nuovo edificio Spark 1. Con Cesare Carlizzi, presidente del Comitato di Quartiere Milano Santa Giulia, facciamo il punto della situazione dei progetti per l’area.

Quando sono iniziati i lavori per Spark 1?
«Il cantiere è partito a metà settembre, ma in agosto avevano realizzato la pulizia dell’area».

Sono partiti rispettando i tempi: una buona notizia?
«E’ un’ottima notizia. Questa iniziativa va a completare parte del progetto di Santa Giulia: dopo partirà anche il cantiere per Sparks 2».

Quando è previsto?
«Tra qualche mese, considerando che la volumetria è minore si dovrebbero concludere le due opere nello stesso periodo. Si completerà così la parte del Piano integrato d’intervento Santa Giulia, per intenderci quello situato vicino alla stazione di Rogoredo, dove c’è la sede di Sky».

Cosa resta da fare in quest’area conosciuta anche come ex Redaelli?
«Bisogna intervenire sull’area ex Colombo, ma sarà necessario attendere una variante urbanistica».

Cos’altro sarà realizzato nella zona di Rogoredo?
«Verde e terziario».

Santa Giulia comprende anche l’area ex Montedison. Com’è la situazione?
«Relativamente in alto mare. La società Risanamento si trova dentro un iter amministrativo molto complesso, occorre ottenere le autorizzazioni e poi fare le bonifiche».

Quando si vedranno i primi cantieri?
«Per l’estate del 2019 ci dovrebbe essere l’approvazione della variante che darebbe il via libera all’edificazione dei lotti».

Come diventerà quest’area da anni in stato di abbandono?
«Il progetto prevede un parco urbano, spazi per il commercio e per il residenziale».

Santa Giulia è interessata da due grandi progetti: il primo è il nuovo stadio di calcio.
«Il Comune ha proposto l’area di Rogoredo che è ampia e ben servita, ma la proposta non è stata recepita».

Per le Olimpiadi invernali del 2016 dovrebbero costruire un nuovo palasport…
«Veramente il progetto di un’arena polifunzionale, gestita da operatori di eventi, era già nel piano elaborato da Lendlease, la società partner di Risanamento. Per le Olimpiadi credo bisognerà fare qualche aggiustamento al progetto».

Oggi quante persone vivono a Santa Giulia?
«Credo 3-4 mila».

Qual è il loro stato d’animo?
«Fiducioso, di speranza, ne abbiamo vissute tante, ci sono stati tanti rischi, ci siano trovati senza strade, senza verde, con aree malsane da bonificare».

Da cosa nasce questa fiducia?
«Abbiamo il segnale tangibile che gli operatori ci sono. Il progetto, inoltre, dal punto della sostenibilità è valido».

Il masterplan di Norman Foster
Due aree dismesse separate da un grande Parco

Santa Giulia si trova a sud-est della città. Il progetto urbanistico generale è stato redatto dall’architetto Norman Foster, riguarda una superficie di 1.200. 000 metri quadrati: è diviso in due zone corrispondenti alle due aree industriali dismesse della Montedison e della Redaelli e prevede di separare le due zone con un grande parco attraversato dalla nuova Paullese. L’area ex Redaelli, sul lato Rogoredo è quella più avanti nelle costruzioni: sono state realizzate residenze in edilizia libera e residenze in edilizia convenzionata, oltre ad edifici come la sede italiana di Sky Italia.

Per l’area ex Montedison, a causa della grave crisi finanziaria della società Risanamento, cui è affidata l’edificazione, sinora non è stato realizzato niente. I lavori hanno conosciuto uno stop importante nel 2010 quando la Guardia di Finanza ha eseguito il sequestro preventivo dell’area Montecity-Rogoredo in quanto la falda acquifera sottostante sarebbe potuta essere inquinata da sostanze pericolose per l’ambiente e la salute. GS

LE TAPPE

2004,
Il sindaco Gabriele Albertini presenta il progetto di SIR Norman Foster

2010,
La data stimata per la fine dei cantieri

2014,
Avanzamento del masterplan per il 30%

2018,
Ripartono le ruspe per completare almeno la parte relativa all’ex Redaelli