Giacimenti Urbani: a lezione di economia circolare

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Torna venerdì il festival dell’economia circolare Giacimenti Urbani. Un evento, giunto ormai alla sesta edizione, che parte da una prospettiva nobile: sfidare l’attuale e irrazionale modello di consumo e superare la dannosa cultura dell’usa e getta.

L’EVENTO • La tre giorni (fino a domenica) di mostre, incontri, laboratori e mercati sarà ospitata in Cascina Cuccagna, oasi dal sapore rurale a due passi dal centro città, e si inserisce nell’ambito della Make Something Week (settimana di eventi gratuiti promossa da Greenpeace) e della Settimana Europea per la Riduzione dei Rifiuti. I laboratori di Greenpeace, previsti per sabato (dalle 10.00 alle 18.00), si terranno grazie al contributo di artisti e artigiani e alla collaborazione di Fashion Revolution e Milano Makers.

I workshop gratuiti faranno scoprire a adulti e bambini la bellezza di creare insieme tante alternative sostenibili ai prodotti in plastica monouso come shopping bag, decorazioni natalizie con carta di risulta, giocattoli in legno e detersivi fai da te. Specificamente per i più piccoli verrà organizzato anche uno swap party di giocattoli, durante il quale i bambini potranno lasciare un gioco che non usano più e scambiarlo con un altro o lasciarlo in dono all’associazione il Borgo in città Onlus.

OBIETTIVI 2030 • L’edizione 2018 fa riferimento ad alcuni dei diciassette obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite. Uno di questi riguarda l’edilizia, responsabile del 40% circa dei rifiuti generati nell’Unione Europea: la mostra Miniere Urbane racconterà per tutti e tre i giorni i lavori di alcuni studi di architettura specializzati nell’utilizzo di materiali di riuso. E ancora lotta al cambiamento climatico, lotta allo spreco alimentare e corsi di riparazione. L’evento gratuito, realizzato con contributo di Fondazione Cariplo e Municipio 4, vanta anche la partecipazione di Amsa e A2A. Tutti uniti nel nome di uno slogan azzeccatissimo: pensare che la felicità non proviene da ciò che compriamo, ma da ciò che riusciamo a creare.