Come riconoscere e contrastare il gioco d’azzardo patologico

Come riconoscere e contrastare il gioco d’azzardo patologico
Come riconoscere e contrastare il gioco d’azzardo patologico

I giochi di abilità ed i giochi d’azzardo sono un divertimento che non sempre viene considerato potenzialmente dannoso. Ma oggi come oggi esiste un rischio sempre più concreto e sempre meno raro: quello del giocatore patologico.

 

Riconoscere i sintomi di un giocatore patologico è fondamentale per tutelare lo stesso giocatore, il vero fulcro su cui, in Italia e nel mondo, sta battendo sempre più il mondo del gambling. Ma come si reagisce in modo adeguato al primo indizio di una possibile dipendenza da gioco? Una domanda che ha una logica, quanto semplice ma non scontata risposta: ci si affida, anzitutto, ad uno specialista appartenente alle associazioni di settore che offrono assistenza diretta ai giocatori, nell’intento di contrastare la ludopatia. Oppure al servizio di supporto clienti offerto dagli operatori AAMS.

Può arrivare un momento in cui il gioco smette di essere un divertimento. Siamo davanti ai primi sintomi della ludopatia, un fenomeno sempre più grave in cui non è affatto difficile inciampare. Un ludopatico, generalmente, è convinto di essere sempre fortunato, di avere doti speciali, che sia sempre baciato dai segni del destino. Non gioca, più, insomma, per un mero intrattenimento ma solo per recuperare i soldi persi puntato sempre più cifre alte.

Ogni patologia, come sottolineato anche da un articolo pubblicato dalla Fondazione Veronesi, ha un suo codice di riconoscimento, comportamentale, morale, etico, abitudinario: un giocatore ludopatico spesso si isola, trascura sé stesso, la famiglia e il suo mondo, dedicandosi in tutto e per tutto al gioco, investendo sempre più tempo e soldi, dimenticando di avere altre attività, impegni e responsabilità.

Da qui non è difficile trovare litigi continui, con famiglia, amici, partner, o impossibilità di fermarsi e quantomeno limitarsi davanti al gioco prediletto o ai giochi prediletti. Si crea una nuova dimensione in cui subentrano difficoltà messe in secondo piano dalla spasmodica voglia di giocare. Il gioco diventa tutto, l’obiettivo di vita, un nuovo lavoro anche negli stessi orari di lavoro. A rischio di patologia ma anche di altri effetti collaterali: un licenziamento può sembrare il male minore di fronte alla impossibilità di giocare.

La ludopatia, oggi come oggi, è sempre più in crescita ed in ogni paese sempre più contrastata: in Italia, ad esempio, esiste una normativa severa per il contrasto al gioco patologico.

Esistono, dicevamo, diverse organizzazioni che possono aiutare tutti a riprendere il controllo di una situazione difficile da gestire: l’operatore AAMS StarVegas Casinò, per esempio, è una di quelle piattaforme regolamentate che più è impegnata nella lotta al gioco patologico e coopera con diverse organizzazioni per contrastare il diffondersi della ludopatia, oltre a fornire un primo supporto diretto ai giocatori e pubblicare delle guide per approcciarsi al gioco responsabilmente.

All’interno della sezione specifica del sito, è presente un vademecum sul gioco responsabile, fatto da pochi ma fondamentali passaggi. Il primo, fissare un limite di perdita, mantenendo sempre basso il rischio al gioco e dunque il rischio di perdere il controllo; mai facendosi prestare denaro per scommettere, fissando un limite di tempo intervallato da pause. Importante è mantenere un equilibrio tra il gioco e le altre attività, evitando di giocare in presenza di stress o sintomi depressivi, investendo solo il denaro riservato a tale attività.

Per prevenire una possibile e futura dipendenza ci sono diversi parametri da poter utilizzare: dal limite di versamento, da indicare quando ci si iscrive ad un portale; l’opzione auto-esclusione, con la quale bloccare il conto per un periodo di tempo limitato o illimitato; tutela dei minori, a cui è tassativamente vietato il gioco e che vengono repentinamente bloccati quando inviano i propri documenti. Infine, la tutela dei dati personali, invece, avviene in piena consonanza alle normative sulla privacy.