Obesity Day: occhio al peso già da piccoli

Obesity Day
Obesity Day

Oltre 250 milioni di bambini e adolescenti in età scolare saranno classificati come obesi entro il 2030. L’allarme arriva da un nuovo rapporto sull’obesità infantile in vista dell’Obesity Day, che si celebrerà venerdì in tutto il mondo, e della giornata dell’alimentazione del 16 ottobre.

 

Secondo la ricerca della World Obesity Federation, attualmente nel mondo sono 158 milioni i minori obesi, e particolarmente a rischio sono i bambini nei Paesi in via di sviluppo in Africa, Asia e America Latina a causa di stili di vita in rapido cambiamento insieme alla crescente popolarità e alla commercializzazione aggressiva del cibo spazzatura. In termini assoluti, gli Stati Uniti dovrebbero avere 17 milioni di bambini obesi entro il 2030, il numero maggiore dopo Cina e India.

Nel nostro Paese un bambino su tre nella fascia 6-9 anni risulta sovrappeso o obeso, con il tasso maggiore di tutta l’Europa. Il dato emerge dal secondo rapporto sulla malnutrizione infantile della Ong Helpcode: ci sono circa centomila bambini obesi o sovrappeso nel nostro Paese, con una prevalenza dei maschi (21%) sulle femmine (14%). A livello globale d’altra parte il numero di bambini di età inferiore ai cinque anni obesi o sovrappeso risulta in costante aumento e ha ormai superato quota 40 milioni, 10 milioni in più rispetto al 2000.

Le famiglie del Centro e del Sud d’Italia, con livelli di istruzione e di reddito più bassi rispetto alla media nazionale, registrano un’incidenza maggiore del fenomeno. La maglia nera va ai bambini campani (oltre il 40% sono sovrappeso e obesi), seguiti dai coetanei di Molise, Calabria, Sicilia, Basilicata e Puglia.

Gli esperti sono concordi sulla necessità di mantenere costantemente l’attenzione sulla misurazione dell’indice di massa corporea (BMI). «È necessario informare gli utenti e fare prevenzione sul tema dell’obesità e del sovrappeso visto che l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha definito la diffusione di tali condizioni come un’epidemia globale – sottolinea la dott.ssa Michela Barichella, Responsabile della Nutrizione Clinica dell’ASST Gaetano Pini-CTO -.

L’accumulo eccessivo di grasso corporeo, infatti, è un fattore di rischio per lo sviluppo di numerose patologie quali diabete mellito tipo 2, ipercolesterolemia e ipertrigliceridemia, steatosi epatica, ipertensione arteriosa, malattie cardiovascolari, sindrome delle apnee notturne e osteoartrosi».

DIECI CONSIGLI

Movimento
Molto spesso la pigrizia ha la meglio sulla scelta di iscriversi in palestra o fare altre attività. Per ovviare a questa mancanza bisogna prediligere esercizi che siano fattibili in qualsiasi momento e che non richiedano attrezzature particolari, come per esempio camminare a passo svelto almeno 45 minuti, un paio di volta alla settimana.

Condimenti
Il nostro olio d’oliva è ottimo, ma ne basta un cucchiaio a pasto. Ogni tanto si può scegliere anche il burro, ma un panetto non più grande di una zolletta di zucchero.

Digiuno
Primo pasto della giornata a cui non bisogna rinunciare è la colazione. Diversi studi dimostrano che il consumo regolare di una prima colazione è associato a una riduzione del rischio di sviluppare obesità, eventi cardiovascolari e diabete. Proseguire poi la giornata aggiungendo altri due pasti e due spuntini. Mangiare quindi poco e spesso, cercando di masticare con calma e sezionando il cibo in pezzi piccoli.

Verdure
Porzioni di pasta, pane o patate non eccessive e condite con moderazione aiutano il corpo a percepire la sensazione di sazietà, per questo non devono essere eliminati dalla dieta. Stesso discorso per la verdure: con poco condimento o senza se ne può mangiare fino a saziarsi. Lo stesso non vale invece per la frutta: non bisogna mangiare meno di due frutti al giorno, ma non più di 3 o 4. La frutta deve essere ben lavata e masticata. Può essere assunta anche con la buccia in modo da aumentare le fibre in circolo che aiutano a evacuare.

Alcool
Un bicchiere di vino o di birra ogni tanto non fa male. L’eccessivo consumo di alcool, invece, non aiuta il nostro corpo a eliminare i grassi. Ricordarsi invece di bere almeno due litri di acqua al giorno.

Pesce
Bisogna mangiare pesce almeno due volte alla settimana. È consigliabile assumere pesce fresco, ma per chi è impossibilitato ad acquistarne va bene anche il pesce surgelato, purché di qualità.

Porzioni
Il dimagrimento eccessivo e rapido è nocivo per la salute, tanto quanto l’essere in sovrappeso. L’ideale è perdere circa 500 grammi alla settimana. Ricordandosi che dieta, letteralmente, significa “regime di vita”, quindi è necessario non solo controllare i pasti e quindi il peso, ma anche non eccedere con le proibizioni e non vivere il momento della dieta come un periodo tragico, bensì come una sfida con se stessi per migliorare il proprio benessere.

Mantenimento
Una volta raggiunto lo scopo è importante mantenere il dimagrimento e quindi evitate le oscillazioni del peso (sindrome dello yoyo). È meglio, infatti, un lieve soprappeso costante che delle fluttuazioni.

Gusto
Ricordarsi che mangiare è un piacere e deve esserlo anche durante la dita, per questo è consigliabile variare cibi e ricette e, quando possibile, sperimentare.

Specialista
Le diete fai da te possono essere molto dannose per la salute. Bisogna sempre farsi seguire da uno specialista che va scelto con attenzione, valutando se l’approccio del professionista alla dieta tiene conto delle specificità di ogni persona.


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