Crescono “fake news” sulla salute, ecco le bufale in ambito medico

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Notizie apprese attraverso internet, i social network o il passaparola. Nella maggior parte dei casi false, e per questo molto pericolose perché riguardano la salute e il benessere. Sono le cosiddette fake news, un fenomeno che sembra inarrestabile, come dimostra un recente sondaggio condotto dalla piattaforma MioDottore. Dallo studio emerge che, negli ultimi cinque anni, oltre i due terzi degli specialisti italiani (77 per cento) hanno riscontrato un aumento di pazienti che si sono recati in studio per capire se le notizie che li preoccupavano fossero reali oppure no. Di contro solo il 40% ha ammesso di aver verificato con il medico una new “dubbia”, con quasi il doppio (37%) di avvenuti consulti mancati all’appello.

Fra uomini e donne sono le seconde a essere più sincere (68%) e confessare di aver coinvolto il dottore per smentire informazioni false alle quali avevano inizialmente creduto, più del doppio degli uomini (32%). Ma quali sono i temi più esposti a questo fenomeno? Al primo posto di questa speciale classifica ci sono i vaccini: il 77% dei dottori ritiene che sia questo l’ambito nel quale si presentano maggiori incomprensioni e dubbi. I pazienti pongono, invece, in cima alla lista altri settori del benessere che generano false notizie. Nemmeno l’alimentazione, tra diete e cibo, sfugge al rischio di informazioni tendenziose, anzi, è indicata come seconda tematica più a rischio bufala, sia dai pazienti sia dagli specialisti.

Per quanto riguarda la rigorosità dei media nell’accertare la veridicità delle informazioni sulla salute prima della loro diffusione, gli italiani sono piuttosto scettici e non credono venga fatto abbastanza anche in termini di verifica delle fonti. I più critici sono i medici, con solo l’8% che dichiara di condividere l’operato degli operatori dell’informazione. Sebbene per i pazienti la Rete e i social siano la causa principale della diffusione di fake news – rispettivamente 71 e 72%– anche il passaparola tra amici, parenti e conoscenti è chiamato fortemente in causa. Infatti, oltre la metà degli utenti intervistati – così come degli specialisti rispondenti (entrambi 57%) – ritiene che chiacchierare di persona o via chat possa creare lo stesso effetto “valanga” sulla diramazione di false notizie, anche nel campo della cura della persona.

Dall’Iss il portale contro i falsi

Secondo una recente ricerca condotta dal Censis, un italiano su tre naviga in rete per cercare informazioni sulla salute: sono infatti oltre 15 milioni le persone che ricorrono al web per avere notizie, la metà dei quali finisce con l’incappare in fake news che possono mettere anche a serio rischio la vita stessa dei cittadini. Per contrastare il fenomeno è nato ISSalute, il nuovo portale dell’Istituto superiore di sanità che ha lo scopo di fornire informazioni chiare e basate sulle sole evidenze scientifiche disponibili.

Al suo interno, una apposita sezione costantemente aggiornata è dedicata a “Falsi miti e bufale sul web”: a oggi sono già oltre 150 le fake news segnalate di cui viene spiegata l’infondatezza, ma ogni giorno se ne aggiungono di nuove. Il portale rappresenta una sorta di enciclopedia digitale e interattiva, scritta in un linguaggio semplice e accessibile a tutti, e offre ai cittadini la possibilità di diffondere e condividere i contenuti su salute, stili di vita e ambiente tramite blog e social network.

I “falsi miti”

– Desideri perdere qualche chilo di troppo? Fai una bella sauna

– Mangiare cibi senza glutine è più salutare

– La pasta fa sempre ingrassare, l’ananas invece fa dimagrire

– Hai bisogno di ferro? Mangia tanti spinaci

– Gli integratori multivitaminici fanno sempre bene e possono sostituire la frutta

– Perché vaccinarsi se le malattie prevenibili con i vaccini sono scomparse?

– I vaccini fanno venire l’autismo

– È meglio che i bambini si facciano gli anticorpi da soli e non con i vaccini

– Se hai la pressione alta non servono farmaci, basta mangiare uno spicchio di aglio

– Non c’è niente di meglio dei rimedi naturali

– Difficoltà a dormire? Compra una pillolina in farmacia e dormirai come un sasso

– Se salti una dose di farmaco la volta dopo puoi prenderne il doppio

– I farmaci generici sono meno efficaci di quelli di marca


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