Piovono stelle al Teatro Nazionale, arriva Singin’ in the rain

Sarà in scena al Teatro Nazionale CheBanca fino all’11 gennaio 2020 la nuova produzione firmata Stage Entertainment Italia Singin’ in the rain, con la regia di Chiara Noschese, coreografie di Fabrizio Angelini ed un cast di primo livello del musical italiano che si cimenterà con le immortali melodie del duo Brown-Freed, svariati litri di acqua che pioveranno dal cielo e ben sei numeri di tip tap in programma: a vestire i panni della stella del cinema muto Don Lockwood c’è Giuseppe Verzicco.

 

Come si rende attuale un personaggio iconico come il protagonista Gene Kelly?
«E’ quasi impossibile. Il nostro tentativo è quello di renderlo più fedele possibile all’originale, con vari inserimenti contestuali inerenti all’epoca, affidandoci allo studio del tempo in cui si svolgono le vicende. Per la società di oggi è impensabile comprendere come viveva un tempo una star del cinema muto: oggi potremmo paragonare la vita di Gene Kelly del 1927 come quella di Beyoncè o Madonna, più semplice forse di quella che ci si immagina».

A cosa vi siete ispirati?
«Abbiamo analizzato ogni minima sfumatura del testo – con il prezioso aiuto della regista Chiara Noschese – lasciandoci cullare dalla sua bellezza, approfondendo ogni aspetto più leggero o più complesso. Forse la vera difficoltà è stata replicare l’estrema eleganza ed il portamento di Gene Kelly, un aspetto in cui non volevamo mancare di nulla».

E’ il sogno che si realizza per un pugliese a Milano?
«Ho sempre sperato di fare questo mestiere sin dalla mia infanzia vissuta a Trani e vederlo oggi concretizzarsi quotidianamente è motivo di grande orgoglio per me».


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