Saldo Imu/Tasi, ultima chiamata per gli immobili diversi dalla prima casa

saldo imutasi
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Oltre 25 milioni di proprietari di immobili diversi dall’abitazione principale (il 41 per cento dei quali lavoratori dipendenti e pensionati), devono presentarsi alla cassa entro oggi per il saldo Imu/Tasi. Si verseranno 10,3 miliardi di euro portando il conto totale a 20,5 miliardi di euro. Le stime sono emerse dal Rapporto Imu/Tasi 2019, elaborato dal Servizio Politiche Territoriali della Uil.

 

Il costo medio complessivo su una seconda casa, ubicata in un capoluogo di provincia, sarà di 1.070 euro (535 euro da versare con la rata di dicembre) con punte di oltre 2.000 euro nelle grandi città. Prendendo in considerazione i costi dell’Imu/Tasi sulle prime case cosiddette di lusso (abitazioni signorili, ville e castelli), sempre ubicate in un capoluogo di provincia, il costo medio sarà di 2.610 euro annui (1.305 euro per il saldo di dicembre), con punte di oltre 6.000 euro.

Chi possiede una seconda pertinenza dell’abitazione principale della stessa categoria catastale (cantine, garage, posti auto, tettoie) verserà l’Imu/Tasi con l’aliquota delle seconde case, con un costo medio annuo di 56 euro (28 euro a saldo), con punte di 110 euro annui. La media dell’aliquota applicata per le seconde case tra Imu e Tasi ammonta al 10,4 per mille. Secondo i risultati del rapporto, al saldo di fine anno, i costi più alti in valore assoluto per una seconda casa di proprietà si registrano a Roma con 2.064 euro medi, mentre a Milano la media è di 2.040 euro.


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