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12. 05. 2024 19:48

Nelle file del centrodestra nessuno vuole fare il sindaco

Bisogna ancora attendere per scoprire il nome dello sfidante di Sala. Ed intanto il tempo stringe

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Siamo quasi allo psicodramma. Tempo fa avevamo anticipato come il “no” di Gabriele Albertini avesse inguaiato non poco il centrodestra che ancora oggi non ha scelto il proprio candidato sindaco di Milano per le elezioni di ottobre.

Centrodestra, cercasi candidato disperatamente

Dopo aver trovato la quadratura del cerchio su Roma e Torino, il capoluogo lombardo resta la partita più delicata e bollente ancora aperta al tavolo di Matteo Salvini, Giorgia Meloni e Silvio Berlusconi. Sembra – ma il condizionale d’obbligo – che il nome più accreditato oggi sia quello del manager di Mediolanum Oscar di Montigny.

Una nuova data “X” è quella di giovedì 24 giugno quando i leader proveranno a compattarsi intorno ad una candidatura solida e credibile. In realtà, le lacerazioni sui nomi svelano un problema già noto, ma in qualche discussione passato in secondo piano.

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Chi, tra il mondo del privato, ha davvero intenzione di sobbarcarsi una città come Milano a poco più di 3.000 euro netti di stipendio mensile? Si può dire che l’amore per la propria città non abbia un prezzo, ma è altrettanto più difficile trovare professionisti che nell’epoca post Covid abbiano intenzione di rinunciare a tanto (anche sotto il profilo economico) per esporsi ad una marea di rischi anche legali una volta seduti a Palazzo Marino.

Ecco perché una delle leve ancora più forti è quella squisitamente politica, dove prevalgono le ambizioni e una buona dose di egocentrismo. In questo senso il nome di Maurizio Lupi risponderebbe ai requisiti.

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