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20. 04. 2024 13:19

Fontana accusato di autoriciclaggio: «Non sapevo che mia madre avesse un altro conto svizzero»

Il mistero sui conti della madre depositati in Svizzera: Fontana si dichiara innocente

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Si infittisce il mistero dei conti della famiglia Fontana, per i quali sul governatore lombardo pende un’accusa di autoriciclaggio.

I conti svizzeri di cui Fontana non era a conoscenza

A finire sotto la lente di ingrandimento sono i conti della madre di Attilio Fontana deceduta nel 2015. L’inchiesta prende origine da un conto aperto in Svizzera dalla madre dentista del governatore nel 2005, all’epoca 82enne, che depositò la strabiliante cifra di quasi 5 milioni di euro, mai dichiarati al Fisco fino all’epoca.

A far sentire puzza di bruciato ai pm sono stati i documenti del nuovo conto su cui è stata apportata una firma che non corrisponde a quella della madre del presidente lombardo. Nel 2015 Fontana regolarizzò i conti approfittando della legge sulla «voluntary disclosure».

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Il n.1 lombardo davanti agli inquirenti ha dichiarato che era venuto a conoscenza di tale conto della madre solo molti anni più tardi dell’apertura. Il governatore ha spiegato che il fondo fu aperto semplicemente per trasferire i fondi di un altro conto aperto dalla madre a fine degli anni ’90 sempre in Svizzera.

Peccato che nella rogatoria chiesta dagli inquirenti sono stati scoperti movimenti pari a due milioni di euro provenienti da addirittura un terzo conto. Fontana si è dichiarato completamente all’oscuro di questa vicenda.

La spiegazione dei legali

I legali di Fontana hanno spiegato che in realtà la madre aveva creato un primo conto nel 1997 ed un secondo nel 1999 (questo all’oscuro del governatore), per poi consolidarli in un unico conto nel 2005. Movimenti piuttosto strani per una donna ultra ottantenne.

Gli stessi legali sulla questione infatti rispondono con un pizzico di ironia: «Siamo preparati ai commenti e alle battute di ogni genere».

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