Verrà inaugurato domenica, al Monte Stella, il nuovo “Giardino dei Giusti di tutto il mondo di Milano”. Dalle 10.30 si alterneranno concerti, reading, laboratori per i bambini, visite guidate per passare una giornata a scoprire un luogo nato per educare alla memoria e alla responsabilità, che lega il passato al presente e che invita a riflettere sulla storia per affrontare le sfide del nostro tempo.
La genesi. Il Giardino di Milano è sorto nel 2003 su iniziativa di Gariwo (acronimo di Gardens of the Righteous Worldwide, ONLUS nata nel 1999) nel parco del Monte Stella, un luogo simbolico perché costruito sulle macerie della Seconda Guerra Mondiale. Solo successivamente, nel 2008, per curarne le attività, si è costituita l’Associazione per il Giardino dei Giusti, formata da Comune di Milano, Gariwo e l’Unione delle comunità ebraiche italiane.
I benemeriti. Il termine “Giusto” è tratto dal passo della Bibbia che afferma «chi salva una vita salva il mondo intero» ed è stato applicato per la prima volta in Israele in riferimento a coloro che hanno salvato gli ebrei durante la persecuzione nazista in Europa.
Un concetto esteso poi dall’intuizione di Gabriele Nissim, presidente di Gariwo, a tutti coloro che lottarono e lottano contro tutti i genocidi, di qualunque colore e in qualunque parte del mondo: «Può sembrare che parlare di giusto universale sia una cosa semplice, ma ho voluto che il tema dei Giusti attraversasse come idea sia la resistenza morale della Shoah, come il totalitarismo sovietico, come il genocidio armeno, il Rwanda fino ad arrivare ai problemi del nostro tempo».
E ancora: «Desideriamo che rappresenti anche l’etica della nostra città. Immagino che i turisti vengano a visitarlo perché siamo usciti da una logica di bottega e abbiamo pensato alto. Abbiamo voluto che Milano raccontasse in questo giardino le persone più belle del mondo ed è un giardino internazionale». Info su gariwo.net.
