C’era anche Liliana Segre martedì sera alla sinagoga centrale di via della Guastalla a Milano dove è andata in scena una cerimonia a un mese dall’attacco del 7 ottobre che ha dato inizio a una nuova triste pagina della guerra tra Israele e Palestina. «Se sono qui vuol dire che la ritengo una serata importante. Però non mi sento di parlare di questo argomento perché sennò mi sembra di avere vissuto invano».
Israele e Palestina, le parole di Liliana Segre
Davanti alla senatrice a vita i volti degli ostaggi: «Vedere queste fotografie mi fa venire in mente quando nel 1945 sono tornata da Auschwitz e, a settembre e ottobre, venivo tutti i pomeriggi alla Comunità ebraica, che era allora in via Amedei. Era pieno di fotografie di gente che non sarebbe mai tornata e mi chiedevano se mi ricordavo di qualcuno. Avevo 15 anni. Oggi ne ho 93 e devo essere qui?».
Israele e Palestina, fischi per Sala nella sinagoga
Da segnalare i fischi e i buu nei confronti del sindaco di Milano Giuseppe Sala che non c’era ma ha fatto arrivare i suoi saliti tramite la presidente del Consiglio comunale Elena Buscemi. «Si può non essere d’accordo, ma non si fa. Siamo italiani e milanesi e rispettiamo il sindaco», la presa di posizione immediata dell presidente della Comunità ebraica, Walker Meghnagi, che però ha chiesto al comune di prendere le distanze dalle manifestazioni pro Palestina di sabato. «È assurdo che una città accogliente come Milano non abbia il coraggio di esprimersi».
Israele e Palestina, le manifestazioni
A Milano, saato si sono svolte due manifestazioni dalle nature diverse e obiettivi opposti alla stessa ora, sul tema della guerra tra Israele e Palestina. Da un lato, i sostenitori della Lega si sono ritrovati in largo Cairoli in un presidio in difesa dell’Occidente, dei diritti, della sicurezza, della pace e delle libertà”. Un’occasione per ribadire il valore della lotta al terrorismo, all’antisemitismo, in difesa dei diritti delle donne e contro il fanatismo jihadista, come dichiarato dal partito in una nota.
Nello stesso momento, a Porta Venezia, si è svolto il corteo “Stop war, stop racism”, organizzato da “Milano antifascista antirazzista meticcia e solidale” e con la partecipazione di circa 4mila persone. Numerose sigle dell’antagonismo e della sinistra hanno aderito all’appello degli organizzatori, rendendo la manifestazione non solo un’opposizione alla festa delle forze armate, ma anche un supporto alla Palestina.