A Milano, oggi si sono svolte due manifestazioni dalle nature diverse e obiettivi opposti alla stessa ora, sul tema della guerra tra Israele e Palestina. Da un lato, i sostenitori della Lega si sono ritrovati in largo Cairoli in un presidio in difesa dell’Occidente, dei diritti, della sicurezza, della pace e delle libertà” Un’occasione per ribadire il valore della lotta al terrorismo, all’antisemitismo, in difesa dei diritti delle donne e contro il fanatismo jihadista, come dichiarato dal partito in una nota
Israele, la manifestazione della Lega
L’obiettivo del presidio è stato quello di affermare l’importanza dei diritti fondamentali dell’Occidente, difesi a costo di milioni di morti e che non possono essere messi in discussione in un momento di gravi tensioni internazionali. Durante l’evento, il Sindaco di Cinisello, Giacomo Ghilardi, ha rimarcato che i diritti e le libertà sono fondamentali per la nostra democrazia, tra cui il diritto alla sicurezza. «In questa Gotham City di Sala, non si può essere un semplice sindaco del centro e dell’Area C. Le periferie devono essere controllate», ha affermato, suscitando l’applauso di alcuni dei presenti.
Israele, le parole di Salvini
In seguito, il leader della Lega, Salvini, ha preso la parola e ha fatto notare che a poche centinaia di metri si stava svolgendo una manifestazione di antifascisti, che attaccavano Israele. «Gli ultimi fascisti sono coloro che attaccano Israele. Sono gli ultimi nostalgici dell’odio. Israele ha il diritto di esistere senza alcun dubbio. L’obiettivo finale è una soluzione che permetta a due popoli e due stati di vivere senza bunker e allarmi antiaerei. Come milanese, desidero ringraziare tutti coloro che sono venuti da lontano perché la nostra città ha bisogno di queste piazze», ha dichiarato Salvini.
Israele e Palestina
Nello stesso momento, a Porta Venezia, si è svolto il corteo “Stop war, stop racism”, organizzato da “Milano antifascista antirazzista meticcia e solidale” e con la partecipazione di circa 4mila persone. Numerose sigle dell’antagonismo e della sinistra hanno aderito all’appello degli organizzatori, rendendo la manifestazione non solo un’opposizione alla festa delle forze armate, ma anche un supporto alla Palestina.
I presenti hanno manifestato con determinazione e pacificamente, portando con sé uno striscione che chiedeva il “cessate il fuoco immediato” e in mezzo alla folla, una grande bandiera palestinese con la scritta “Restiamo umani”. La marcia si è svolta attraverso diverse strade del centro, tra cui corso Venezia, via San Damiano, via Visconti di Modrone, via Verziere e via Larga, sino a giungere infine in piazza Missori.
«Israele stato terrorista»
Nel corso del corteo, sono stati intonati numerosi cori a favore della “Palestina libera” e contro Israele, come “stato terrorista”. In corso Venezia, all’ingresso dei giardini Montanelli, alcuni esponenti dei centri sociali hanno esposto degli strati di cellophane sulle cancellate, sulla quale era stata scritta la dicitura “stop colonialism, free Palestina”. Nella zona di Visconti di Modrone è stato messo a terra il messaggio “stop war”, scritto con vernice bianca. Infine, nella coda del serpentone, si è potuto notare un cartello dedicato ad Hamas, “per la liberazione” della Palestina.