Durante la notte le attiviste di “Non una di meno” hanno cambiato il nome di molte vie della città ricoprendole con targhe adesive intitolate alle donne protagoniste della scena culturale e politica dell’ultimo secolo. Così è spuntata via Ipazia, via Rossana Rossanda, via Margherita Hack, largo Tina Modotti e tante altre.
L’iniziativa. «Le vie e le piazze della nostra città – scrivono le femministe su Facebook- sono quasi sempre dedicate a uomini bianchi, spesso colonizzatori e stupratori o sterminatori in qualche guerra. Questo 8 marzo abbiamo deciso di modificare la toponomastica, scegliendo alcune donne e persone LGBTQIA+ da ricordare nello spazio pubblico».
L’obiettivo della provocatoria iniziativa è sottolineare in vista della Festa della Donna la presenza di ancora tante e troppe barriere tra i generi. «Con questa azione simbolica – hanno aggiunte le attiviste- vogliamo iniziare a buttar giù il muro dell’ invisibilità dietro al quale, da secoli, le donne e le persone lgbtqia+ vengono tenute. Via per via, piazza per piazza butteremo giù questo muro».