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09. 05. 2024 14:51

“In Russia elezioni farsa”: la protesta si accende a Milano tra cori pro e contro Putin

Di fronte al consolato russo per denunciare un processo elettorale svuotato del suo significato più profondo

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Nel cuore di Milano, davanti al consolato russo, e contemporaneamente a Roma, di fronte all’ambasciata, le voci di protesta riecheggiano potenti, sfidando la domenica mattina per denunciare quello che molti stigmatizzano come un simulacro di democrazia in Russia. I Radicali Italiani, con in prima linea le figure di Matteo Hallissey, Filippo Blengino e Patrizia De Grazia, si fanno portavoce di un’accusa grave: un processo elettorale svuotato del suo significato più profondo, privo di una vera competizione, in un paese dove l’opposizione è soffocata, se non fisicamente eliminata.

La protesta a Milano contro le elezioni farsa in Russia

Il contesto è quello delle elezioni presidenziali russe, ma l’atmosfera a Milano è tutt’altro che rassegnata. I manifestanti, radunatisi già dalle prime ore del mattino, brandiscono cartelli che ricordano gli oppositori e i giornalisti caduti sotto il regime, mentre altri striscioni proclamano solidarietà alla resistenza ucraina e richiamano alla memoria la figura di Alexei Navalny, simbolo di una resistenza che non si arrende.

Il presidio milanese è l’antipasto di un più ampio movimento di dissenso che domenica, da mezzogiorno, ha visto una mobilitazione globale delle opposizioni russe. L’obiettivo è duplice: mostrare fisicamente il proprio dissenso recandosi ai seggi e, una volta lì, esprimere una scelta che contraddica l’endorsment a Putin, fosse anche solo attraverso un voto invalido o divergente.

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C’è chi sostiene il presidente russo al coro di «Putin, Putin, Putin»

Ma c’è anche chi difende Putin. «Alcuni, soprattutto donne, sono venuti a contestarci, a dirci di farci i fatti nostri. Una persona era palesemente un membro del consolato arrivato a controbattere – ha raccontato Nahum – Abbiamo contestato l’autoritarismo della Federazione russa e di Putin, che non rispetta i diritti umani né all’interno né all’estero». In tutta risposta un coro di donne ha iniziato a scandire «Putin, Putin, Putin», mentre altre hanno urlato «ignorante» all’ex consigliere regionale dei radicali Alessandro Litta Modignani.

 

VOTO E PROTESTA CONTRO PUTIN 📽️

Il ruolo dell’Italia

Patrizia De Grazia, energica e determinata, nei giorni scorsi aveva fatto appello all’Italia e all’Unione Europea affinché non si voltino dall’altra parte di fronte a queste “elezioni non libere e non democratiche”. Le sue parole sono un invito alla cittadinanza, italiana e russa, a non restare inerti, a sostenere le iniziative come il “Mezzogiorno contro Putin”, a mostrare con la propria presenza che la lotta per la democrazia non conosce confini.

Anche Raffaella Stacciarini, della Associazione Enzo Tortora, sottolinea la discrepanza tra le elezioni in una società democratica e quello che sta avvenendo in Russia: un paese dove il dibattito pubblico è soffocato e il diritto di scelta è un’illusione.

Il messaggio finale è di speranza e resistenza, incarnato da Luca Biscuola e dai tanti che, nonostante le avversità, continuano a credere e a lottare per un futuro dove la democrazia in Russia non sia più un’utopia. La manifestazione milanese diventa così non solo un atto di protesta, ma un simbolo di solidarietà e di impegno verso valori universali, un grido che da Milano si propaga, con la speranza di risuonare fino alle strade di Mosca.

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