18.2 C
Milano
04. 05. 2024 22:43

Milano, una scuola chiude per celebrare la fine Ramadan. La Lega: «Arretriamo sull’identità»

Una scelta storica, mai accaduto in Italia. Il preside «Non politicizzare»

Più letti

Nel tessuto multiculturale di Pioltello, un comune del milanese dove la presenza di residenti stranieri supera il 20 per cento, è accaduto un fatto senza precedenti nell’ambito dell’istruzione pubblica italiana: una scuola chiude per celebrare la fine Ramadan. Si tratta dell’Istituto Comprensivo Iqbal Masiq, dedicato al giovane pakistano diventato simbolo della lotta contro la schiavitù minorile, ha inserito nel suo calendario una nuova data di chiusura: il 10 aprile, giornata della fine del Ramadan e celebrazione di Eid-El-Fitr. Questa storica decisione è stata votata all’unanimità dal consiglio di istituto, segnando un momento di riconoscimento e inclusione per la comunità musulmana locale.

Moschea a Milano
Fedeli musulmani che pregano

Una scuola chiude per celebrare la fine Ramadan:  vacanze anticipate

Le decisioni sul calendario scolastico non sono mai semplici, soprattutto quando si tratta di includere festività religiose non tradizionali. Il «parlamentino» della scuola, composto da docenti, genitori e personale ATA, ha dovuto affrontare il dilemma di aggiungere un giorno di chiusura senza compromettere l’organizzazione delle lezioni. Siccome la data di Eid-El-Fitr non è stabile, inizialmente era stato indicato il lunedì 8 aprile, poi aggiornato a mercoledì 10, rendendo necessaria la scelta di far iniziare le vacanze un giorno prima per garantire il rispetto della festività.

Le tre parole di oggi? Scoprile in newsletter!

Il 40% di fede islamica, durante l’ultimo giorno del Ramadan la scuola si svuota

Nonostante l’Iqbal Masiq sia da tempo un punto di incontro di culture diverse, questa è la prima volta che si chiude per celebrare Eid-El-Fitr. Con il 40 per cento degli studenti di fede islamica, secondo quanto riportato dal sito web «primalamartesana», la decisione è stata vista come un atto di rispetto e inclusione nei confronti di una parte significativa della popolazione scolastica. In passato, durante il giorno di Eid-El-Fitr, le aule si svuotavano quasi completamente, poiché molti studenti musulmani sceglievano di non frequentare la scuola.

Il preside: «Non politicizzare»

Il preside Alessandro Fanfoni ha sottolineato la necessità di «non politicizzare questa decisione, ma di vederla come un gesto di rispetto verso le tradizioni e le culture presenti nella comunità scolastica». L’Iqbal Masiq ha sempre mostrato un forte impegno per l’integrazione, come dimostrano gli incontri con figure come Vito Fiorino, il pescatore di Lampedusa, e i numerosi successi degli studenti agli esami di certificazione Cambridge. La scuola è un luogo in cui la diversità è valorizzata e celebrata.

Scuola chiusa l’ultimo giorno del Ramadan, la Lega: «Arretriamo sull’identità»

Tuttavia, la decisione ha suscitato polemiche, soprattutto da parte di coloro che vedono in questo gesto un arretramento sull’identità italiana. Silvia Sardone, eurodeputata della Lega, ha criticato aspramente la scelta, definendola «un pericoloso passo verso l’islamizzazione dell’Europa». Secondo lei, chiudere le scuole per celebrare festività non appartenenti alla cultura italiana è «un segno di debolezza e un abbandono delle proprie tradizioni» La questione dell’inclusione e dell’identità culturale continua quindi ad essere al centro del dibattito in una società sempre più multietnica e diversificata.

In breve

FantaMunicipio #28: immobili a Milano, serve un freno alle speculazioni

Partiamo da una bella notizia per gli immobili a Milano. Il borgo di Cascina Selvanesco non potrà essere venduto...