Il giorno della Manovra, sindacati in piazza

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L’appuntamento è fissato per mercoledì mattina, dalle 10.00 alle 13.00, in contemporanea a Milano, Roma e Napoli. I sindacati, Cgil, Cisl e Uil si riuniranno per analizzare le misure contenute nel testo della Legge di Bilancio 2019, ormai alle battute finali per l’approvazione definitiva al Senato.

LE RAGIONI • In città i sindacati confederali hanno scelto il Teatro Nuovo quale sede della riunione, che vedrà la partecipazione della leader della Cisl, Annamaria Furlan. La decisione di riunire gli attivi da parte dei tre sindacati era arrivata dopo l’incontro con il Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, nel corso del quale erano state illustrate al Governo le priorità del mondo sindacale. «Verificheremo – hanno spiegato Cgil, Cisl e Uil – se le proposte del sindacato si tradurranno in modifiche alla manovra finanziaria, peraltro ancora in via di definizione su capitoli importanti, e se sarà dato seguito all’impegno di futuri incontri su temi da approfondire».

E ancora: «E’ opportuno continuare il percorso di sensibilizzazione e pressione nei riguardi del Parlamento e del Governo attraverso lo svolgimento di tre grandi attivi nazionali unitari, che vedranno il coinvolgimento delle Rsu, dei delegati, degli attivisti pensionati e di tutto il gruppo dirigente».

LE POSIZIONI • «Il fatto che ogni giorno cambino le cifre – ha osservato nei giorni scorsi la segretaria della Cgil, Susanna Camusso – che un giorno non ci siano i soldi e quello dopo se ne trovano troppi, indica da un lato che non c’è nessuna chiarezza su quale sia il progetto di Paese che hanno e dall’altro di quali intenzioni concrete ci siano». Posizione ricalcata anche dalla Fiom, per voce di Francesca Re David: «Quella disegnata dal Governo è «una manovra che continua ad essere una grande nebulosa». La Furlan della Cisl, invece, aveva lanciato l’allarme sulla questione relativa all’ecotassa sulle auto, che sembra sparire in parte nel testo definitivo: «Perdere 5 miliardi di euro di investimenti Fca in questo Paese è una follia».