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23. 04. 2024 11:48

Stun Gun per la polizia locale di Milano, c’è il primo ok da parte della Regione

L'assessore De Corato commenta: «Il nostro obiettivo è quello di tutelare i cittadini e il patrimonio»

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Stun Gun per la polizia locale di Milano? Per il momento c’è un primo via libera da parte della Regione.

Nelle ultime ore infatti la Commissione Affari istituzionali del Consiglio regionale della Lombardia ha varato una serie di modifiche alla Legge Regionale numero 6 del 2015.

Tra le novità è stata introdotto l’utilizzo di stun gun, delle specie di taser, cioè dei dissuasori elettrici di difesa, da parte degli agenti della polizia locale (per cui Milano è in attesa di 500 nuove assunzioni) come degli addetti alla vigilanza e custodia nelle case Aler.

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Stun Gun per la polizia locale: l’ok di De Corato

Il primo ok nella commissione regionale è stato salutato con entusiasmo dall’assessore regionale alla Sicurezza, Immigrazione e Polizia locale, Riccardo De Corato.

«Si tratta di modifiche alla legge regionale grazie alle quali si potrà dotare i corpi di polizia locale di nuovi strumenti. Appena il Consiglio regionale licenzierà il provvedimento, inseriremo nei bandi la possibilità di acquistare le stun gun».

Ora la palla passa nelle mani dell’aula, cioè del Consiglio Regionale, che dovrà decidere se licenziare o meno il provvedimento.

Stun Gun: ecco cosa sono

Con il termine Stun Gun si identificano degli strumenti di difesa che sono dei dissuasori elettrici.

«Si tratta di uno strumento di difesa, dissuasore di stordimento a contatto, che si distingue dal taser poichè manca la forza propulsiva esplosiva del dardo lanciato», ha aggiunto De Corato.

Che pensa anche alle case dell’agenzia regionale: «Vogliamo aumentare la sicurezza e la vigilanza nelle case Aler. Con la modifica della legge 6 investiremo anche in questo settore. Nelle abitazioni di edilizia popolare, aumentano gli atti delinquenziali. Il nostro obiettivo è quello di tutelare i cittadini e il patrimonio».

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